L’autore propone una riflessione di carattere generale sui termini pubblici rinvenuti a Roma, entro il terzo miglio. Seguendo la ripartizione adottata in CIL VI, vengono individuate quattro categorie principali: termini pomerii, termini riparum Tiberis, inscriptiones aquaeductuum urbis Romae, termini inter privatum et publicum. Ciascuna categoria è presa in esame sotto il profilo della tipologia dei supporti e del formulario, seguendone l’evoluzione attraverso i secoli, dai primi esemplari (solo per l’alveo del Tevere risalenti alla tarda età repubblicana) fino agli ultimi documentati, mettendo in evidenza elementi comuni e differenze. In Appendice, una lista, la più completa possibile, dei termini pubblici di Roma, suddivisi per categorie e con indicazioni dell’attuale luogo di conservazione; a parte si danno gli esemplari al momento irreperibili. Il contributo termina con una riflessione sulle modalità di delimitazione degli spazi privati non funerari a Roma, in base alle testimonianze epigrafiche pervenute, evidenziando come anche qui la tipologia più ricorrente sia stata quella del cippo centinato in travertino (come per i termini pubblici), pur non mancando, nel caso delle proprietà private, anche altri tipi di supporto.
I perimetri urbani: tipologie e formulari dei termini pubblici entro il III miglio e la definizione epigrafica degli spazi privati non funerari a Roma / Gregori, G. L.. - (2023), pp. 155-196.
I perimetri urbani: tipologie e formulari dei termini pubblici entro il III miglio e la definizione epigrafica degli spazi privati non funerari a Roma
G. L. Gregori
2023
Abstract
L’autore propone una riflessione di carattere generale sui termini pubblici rinvenuti a Roma, entro il terzo miglio. Seguendo la ripartizione adottata in CIL VI, vengono individuate quattro categorie principali: termini pomerii, termini riparum Tiberis, inscriptiones aquaeductuum urbis Romae, termini inter privatum et publicum. Ciascuna categoria è presa in esame sotto il profilo della tipologia dei supporti e del formulario, seguendone l’evoluzione attraverso i secoli, dai primi esemplari (solo per l’alveo del Tevere risalenti alla tarda età repubblicana) fino agli ultimi documentati, mettendo in evidenza elementi comuni e differenze. In Appendice, una lista, la più completa possibile, dei termini pubblici di Roma, suddivisi per categorie e con indicazioni dell’attuale luogo di conservazione; a parte si danno gli esemplari al momento irreperibili. Il contributo termina con una riflessione sulle modalità di delimitazione degli spazi privati non funerari a Roma, in base alle testimonianze epigrafiche pervenute, evidenziando come anche qui la tipologia più ricorrente sia stata quella del cippo centinato in travertino (come per i termini pubblici), pur non mancando, nel caso delle proprietà private, anche altri tipi di supporto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.