Come è stato possibile che un fenomeno inizialmente marginale sia progressivamente divenuto un fenomeno maggioritario. Il “popolo” che emerge dalle indagini di sociologia elettorale, lungi dalle disquisizioni astratte sul demos e l’ethnos, ha caratteristiche “banalmente” sociologiche – si tratta dei perdenti della globalizzazione, coloro che sono rimasti indietro. Che si tratti di elementi immaginati o semplicemente percepiti come reali, piuttosto che tali rende il fenomeno oltremodo interessante perché rappresenta una sfida intellettuale per i sociologi (e non solo). Analizzare i processi che istituiscono le strutture cognitive di tipo collettivo (quale il populismo è) nella loro apparente naturalità è, da Durkheim in poi, l’essenza stessa del lavoro sociologico. La trasformazione delle caratteristiche “elementari” dei dati d’opinione che descrivono e identificano il “popolo” in un complesso di idee strutturate e strutturanti è l’esito di un processo complesso che non può essere restituito relegandolo entro i confini dell’ideologia. La tesi che in queste pagine si sosterrà è che anziché come ideologia, se ricodificate come attributi di un sistema di classificazione queste idee consentono una più chiara interpretazione del fenomeno. I sistemi di classificazione non sono forme specifiche di credenze, come invece sono le ideologie , ma metafore, atti simbolici e, in definitiva, sistemi culturali (cfr. Geertz, 1973; tr. it. 1987). È in questa prospettiva, e in qualche modo radicalizzando le analisi di Durkheim e Mauss sulle forme primitive di classificazione, che Bourdieu (1989) parla dei sistemi di classificazione come di una forma di oggettività di secondo ordine delle strutture del mondo sociale. I sistemi di classificazione altro non sono che schemi mentali e corporali che vengono utilizzati dai soggetti agenti simbolicamente al fine dell’attività pratica, sia che essa riguardi l’azione, l’espressione dei sentimenti o i giudizi sul mondo.
Strutture cognitive e processi sociali. Il caso del populismo / Lombardo, Carmelo. - (2022), pp. 82-99. - IL RICCIO E LA VOLPE.
Strutture cognitive e processi sociali. Il caso del populismo
Carmelo Lombardo
2022
Abstract
Come è stato possibile che un fenomeno inizialmente marginale sia progressivamente divenuto un fenomeno maggioritario. Il “popolo” che emerge dalle indagini di sociologia elettorale, lungi dalle disquisizioni astratte sul demos e l’ethnos, ha caratteristiche “banalmente” sociologiche – si tratta dei perdenti della globalizzazione, coloro che sono rimasti indietro. Che si tratti di elementi immaginati o semplicemente percepiti come reali, piuttosto che tali rende il fenomeno oltremodo interessante perché rappresenta una sfida intellettuale per i sociologi (e non solo). Analizzare i processi che istituiscono le strutture cognitive di tipo collettivo (quale il populismo è) nella loro apparente naturalità è, da Durkheim in poi, l’essenza stessa del lavoro sociologico. La trasformazione delle caratteristiche “elementari” dei dati d’opinione che descrivono e identificano il “popolo” in un complesso di idee strutturate e strutturanti è l’esito di un processo complesso che non può essere restituito relegandolo entro i confini dell’ideologia. La tesi che in queste pagine si sosterrà è che anziché come ideologia, se ricodificate come attributi di un sistema di classificazione queste idee consentono una più chiara interpretazione del fenomeno. I sistemi di classificazione non sono forme specifiche di credenze, come invece sono le ideologie , ma metafore, atti simbolici e, in definitiva, sistemi culturali (cfr. Geertz, 1973; tr. it. 1987). È in questa prospettiva, e in qualche modo radicalizzando le analisi di Durkheim e Mauss sulle forme primitive di classificazione, che Bourdieu (1989) parla dei sistemi di classificazione come di una forma di oggettività di secondo ordine delle strutture del mondo sociale. I sistemi di classificazione altro non sono che schemi mentali e corporali che vengono utilizzati dai soggetti agenti simbolicamente al fine dell’attività pratica, sia che essa riguardi l’azione, l’espressione dei sentimenti o i giudizi sul mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.