La Francia è uno dei paesi fondatori dell’Alleanza atlantica alla cui nascita ha contribuito in modo significativo. La partecipazione all’Alleanza nella sua duplice dimensione politica e militare ha rappresentato nel corso dei decenni un aspetto essenziale della collocazione internazionale di Parigi. A più riprese i governi francesi hanno però manifestato la volontà di mostrarsi autonomi nei confronti della NATO, mettendone anche in discussione le modalità di funzionamento, volendo accreditarsi come forza autonoma, senza risultare schiacciati politicamente e strategicamente sulle posizioni degli Stati Uniti. Questa posizione “speciale” è rimasta in vigore fino al 2009, quando l’allora presidente Nicolas Sarkozy decise la reintegrazione della Francia nel comando unificato. Il Trattato del Quirinale, pur attraverso formule per ovvi motivi generiche, prevede l’impegno alla cooperazione rafforzata in vari ambiti, tra cui la difesa. Esso prevede infatti un Consiglio italo-francese di Difesa e Sicurezza, che riunirà i rispettivi ministri degli Affari esteri e della Difesa, ribadendo autonomia strategica in un quadro di complementarietà alla Nato, prefigurando un ulteriore impegno sul piano industriale.
Italia e Francia nella NATO / Vagnini, Alessandro. - (2023), pp. -91. - SICUREZZA E POLITICA INTERNAZIONALE.
Italia e Francia nella NATO
Vagnini
2023
Abstract
La Francia è uno dei paesi fondatori dell’Alleanza atlantica alla cui nascita ha contribuito in modo significativo. La partecipazione all’Alleanza nella sua duplice dimensione politica e militare ha rappresentato nel corso dei decenni un aspetto essenziale della collocazione internazionale di Parigi. A più riprese i governi francesi hanno però manifestato la volontà di mostrarsi autonomi nei confronti della NATO, mettendone anche in discussione le modalità di funzionamento, volendo accreditarsi come forza autonoma, senza risultare schiacciati politicamente e strategicamente sulle posizioni degli Stati Uniti. Questa posizione “speciale” è rimasta in vigore fino al 2009, quando l’allora presidente Nicolas Sarkozy decise la reintegrazione della Francia nel comando unificato. Il Trattato del Quirinale, pur attraverso formule per ovvi motivi generiche, prevede l’impegno alla cooperazione rafforzata in vari ambiti, tra cui la difesa. Esso prevede infatti un Consiglio italo-francese di Difesa e Sicurezza, che riunirà i rispettivi ministri degli Affari esteri e della Difesa, ribadendo autonomia strategica in un quadro di complementarietà alla Nato, prefigurando un ulteriore impegno sul piano industriale.File | Dimensione | Formato | |
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