Il Non-fungible token (NFT) costituisce una particolare tipologia di token crittografico, ovvero di asset digitale identificato da un codice e scambiabile su una blockchain, che certifica la proprietà di opere digitali, quali, ad esempio, un’immagine, un suono, un meme, o un tweet. Sulla base dell’art. 810 del Codice Civile, che stabilisce che “sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti”, i token possono essere considerati dei beni. Data la loro caratteristica di immaterialità, inoltre, gli NFT possono essere riconosciuti come beni intangibili, ovvero come delle attività non monetarie identificabili prive di consistenza fisica1. Identificare gli NFT come dei beni, può aiutare a comprendere la differenza sussistente tra token fungibili e token non fungibili identificando come bene fungibile un bene dal valore definito e misurabile e facilmente sostituibile con altri dalle caratteristiche simili. Al contrario, i beni non fungibili non possono essere sostituiti indifferentemente con altri e sono valutati in base allo specifico rapporto tra le parti. Similmente, i token fungibili sono uguali gli uni agli altri e perfettamente scambiabili come le crypto-valute, valute virtuali identificate da un determinato codice informatico, che si generano e si scambiano esclusivamente per via telematica2. I token infungibili, invece, possiedono caratteristiche di unicità, insostituibilità e non replicabilità.
Gli NFT: caratteristiche e metodologie di valutazione / Paoloni, Paola. - (2023), pp. 3-16. - L'ORDINAMENTO TRIBUTARIO ITALIANO.
Gli NFT: caratteristiche e metodologie di valutazione
Paoloni, Paola
2023
Abstract
Il Non-fungible token (NFT) costituisce una particolare tipologia di token crittografico, ovvero di asset digitale identificato da un codice e scambiabile su una blockchain, che certifica la proprietà di opere digitali, quali, ad esempio, un’immagine, un suono, un meme, o un tweet. Sulla base dell’art. 810 del Codice Civile, che stabilisce che “sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti”, i token possono essere considerati dei beni. Data la loro caratteristica di immaterialità, inoltre, gli NFT possono essere riconosciuti come beni intangibili, ovvero come delle attività non monetarie identificabili prive di consistenza fisica1. Identificare gli NFT come dei beni, può aiutare a comprendere la differenza sussistente tra token fungibili e token non fungibili identificando come bene fungibile un bene dal valore definito e misurabile e facilmente sostituibile con altri dalle caratteristiche simili. Al contrario, i beni non fungibili non possono essere sostituiti indifferentemente con altri e sono valutati in base allo specifico rapporto tra le parti. Similmente, i token fungibili sono uguali gli uni agli altri e perfettamente scambiabili come le crypto-valute, valute virtuali identificate da un determinato codice informatico, che si generano e si scambiano esclusivamente per via telematica2. I token infungibili, invece, possiedono caratteristiche di unicità, insostituibilità e non replicabilità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Paoloni_NFT_2023.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.56 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.56 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
Paoloni_NFT-Copertina-Indice_2023.pdf
solo gestori archivio
Note: Copertina e indice del volume
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
128.68 kB
Formato
Adobe PDF
|
128.68 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.