Questo lavoro si basa sui risultati della ricerca STEP-Stereotipo e pregiudizio. Per un cambiamento culturale nella rappresentazione di genere in ambito giudiziario, nelle forze dell’ordine e nel racconto dei media. Da tale ricerca emerge come la disparità della condizione maschile e femminile si rifletta in una rappresentazione distorta della violenza di genere nella stampa e nelle sentenze giudiziarie, che finisce con l’alterare i fatti e le percezioni della realtà ed espone le donne che hanno subìto violenza a un processo di rivittimizzazione. Uno dei risultati principali della ricerca è la tendenza generale di giornali e sentenze alla deresponsabilizzazione degli uomini violenti e, contestualmente, al tentativo di ripartire la responsabilità della violenza mettendo sotto la lente di ingrandimento la condotta delle vittime. Il presente lavoro intende confrontare questi risultati con i racconti in prima persona di dieci donne sopravvissute alla violenza, concentrando l’attenzione sul loro vissuto, in particolare in relazione all’esperienza con le istituzioni e all’efficacia o meno di queste ultime nel sostenere le donne nel loro percorso di fuoriuscita dalla violenza, nonché alla reazione del contesto di prossimità. Lo scopo è, in primo luogo, di comprendere come gli stereotipi e i bias emersi nel racconto della stampa e delle sentenze si riflettono nel comportamento degli attori sociali e istituzionali raccontato dalle intervistate e, in secondo luogo, di comprendere gli effetti che una rappresentazione distorta della violenza di genere produce nella realtà quotidiana delle donne.
La rappresentazione della violenza maschile contro le donne nella stampa, nelle sentenze giudiziarie e nei racconti delle sopravvissute / Sacca', Flaminia; Belmonte, Rosalba. - (2023), pp. 171-183.
La rappresentazione della violenza maschile contro le donne nella stampa, nelle sentenze giudiziarie e nei racconti delle sopravvissute
Flaminia Sacca'
;Rosalba Belmonte
2023
Abstract
Questo lavoro si basa sui risultati della ricerca STEP-Stereotipo e pregiudizio. Per un cambiamento culturale nella rappresentazione di genere in ambito giudiziario, nelle forze dell’ordine e nel racconto dei media. Da tale ricerca emerge come la disparità della condizione maschile e femminile si rifletta in una rappresentazione distorta della violenza di genere nella stampa e nelle sentenze giudiziarie, che finisce con l’alterare i fatti e le percezioni della realtà ed espone le donne che hanno subìto violenza a un processo di rivittimizzazione. Uno dei risultati principali della ricerca è la tendenza generale di giornali e sentenze alla deresponsabilizzazione degli uomini violenti e, contestualmente, al tentativo di ripartire la responsabilità della violenza mettendo sotto la lente di ingrandimento la condotta delle vittime. Il presente lavoro intende confrontare questi risultati con i racconti in prima persona di dieci donne sopravvissute alla violenza, concentrando l’attenzione sul loro vissuto, in particolare in relazione all’esperienza con le istituzioni e all’efficacia o meno di queste ultime nel sostenere le donne nel loro percorso di fuoriuscita dalla violenza, nonché alla reazione del contesto di prossimità. Lo scopo è, in primo luogo, di comprendere come gli stereotipi e i bias emersi nel racconto della stampa e delle sentenze si riflettono nel comportamento degli attori sociali e istituzionali raccontato dalle intervistate e, in secondo luogo, di comprendere gli effetti che una rappresentazione distorta della violenza di genere produce nella realtà quotidiana delle donne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.