Nel decennale della scomparsa di Marco Cugno (2012-2022), la rivista Romània Orientale, ha dedicato il numero XXXV del 2022 alla memoria dell’uomo, dello studioso e del docente. Tra i maggiori interpreti italiani di letteratura rumena, eccellente studioso, raffinato traduttore e docente appassionato, Marco Cugno si è occupato in particolare di poesia rumena moderna e contemporanea (la sua grande passione), da Eminescu (al cui poemetto Espero dedica la fondamentale monografia Mihai Eminescu: nel laboratorio di “Luceafărul”) agli autori post-89, passando attraverso le avanguardie, i grandi classici interbellici e le generazioni degli anni Sessanta-Ottanta (opus magnum in questo ambito è La poesia romena del Novecento, frutto di una vita di amore e di studio della poesia rumena), ma anche di folklore, di teatro (soprattutto dell’amico scrittore Marin Sorescu), di prosa (in particolare il Mircea Eliade fantastico, Norman Manea e Ana Blandiana) e di saggistica (ricordiamo qui almeno i nomi di Lucian Blaga, Constantin Noica e Adrian Marino), traducendo e introducendo in Italia decine di scrittori e pensatori rumeni del Novecento.
IN RICORDO DI MARCO CUGNO. Numero monografico della rivista Romània Orientale, XXXV, 2022 / Octavian Cepraga, Dan; Cugno, Federica; Merlo, Roberto; Tarantino, Angela. - In: ROMÀNIA ORIENTALE. - ISSN 1121-4015. - (2022), pp. 9-586.
IN RICORDO DI MARCO CUGNO. Numero monografico della rivista Romània Orientale, XXXV, 2022
Angela Tarantino
2022
Abstract
Nel decennale della scomparsa di Marco Cugno (2012-2022), la rivista Romània Orientale, ha dedicato il numero XXXV del 2022 alla memoria dell’uomo, dello studioso e del docente. Tra i maggiori interpreti italiani di letteratura rumena, eccellente studioso, raffinato traduttore e docente appassionato, Marco Cugno si è occupato in particolare di poesia rumena moderna e contemporanea (la sua grande passione), da Eminescu (al cui poemetto Espero dedica la fondamentale monografia Mihai Eminescu: nel laboratorio di “Luceafărul”) agli autori post-89, passando attraverso le avanguardie, i grandi classici interbellici e le generazioni degli anni Sessanta-Ottanta (opus magnum in questo ambito è La poesia romena del Novecento, frutto di una vita di amore e di studio della poesia rumena), ma anche di folklore, di teatro (soprattutto dell’amico scrittore Marin Sorescu), di prosa (in particolare il Mircea Eliade fantastico, Norman Manea e Ana Blandiana) e di saggistica (ricordiamo qui almeno i nomi di Lucian Blaga, Constantin Noica e Adrian Marino), traducendo e introducendo in Italia decine di scrittori e pensatori rumeni del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.