Continuità spaziale, tra reale e illusorio, nell’altare maggiore della chiesa di Sant’Ignazio

All’interno di quella che Pozzo definisce come la parte più nobile della chiesa di Sant’Ignazio a Roma, è collocata la prospettiva illusoria che decora il catino absidale. Se per l’affresco della volta e per la finta cupola Pozzo segnala la posizione privilegiata per l’osservazione mediante riferimenti posti a terra, un elemento analogo non è presente per l’illusione prospettica del catino absidale. Anche nel trattato, Pozzo non rappresenta l’architettura illusoria in pianta e/o alzato come invece avviene per la volta e per la cupola ma, alla Figura 82 della Parte seconda, si limita a rappresentare l’architettura reale del presbiterio descrivendo la sezione dell’abside e la superficie sferica del catino e non lo sfondamento rappresentato su di essa. Tuttavia, è possibile formulare delle ipotesi sullo spazio architettonico rappresentato, applicando all’affresco un procedimento di restituzione prospettica, coadiuvata dagli strumenti di modellazione tridimensionale.