Nel presente contributo esamino come gli studi accademici hanno rappresentato lo spazio sonoro, costruendo una breve storia del termine soundscape fino al cosiddetto spatial turn che, a partire dagli anni Novanta del Novecento, intende lo spazio non come un mero riflesso passivo delle tendenze sociali e culturali, ma come un loro fattore costitutivo. Tale pensiero spinge ad andare oltre l’idea che il soundscape sia allo stesso tempo uno spazio fisico e la sua rappresentazione: esso è una costruzione che indicizza simultaneamente un insieme di pratiche sonico-spaziali, i meta-discorsi che le descrivono e le condizioni culturali e sensoriali che rendono possibile sperimentare – anche passivamente – lo spazio sonoro in molteplici modi. Di conseguenza, il concetto di soundscape potrebbe essere considerato un artefatto di discorsi che costruiscono lo spazio sonoro, e che sono collegati a specifici modi di viverlo o di percepirlo. Il concetto risulterebbe così, per certi versi, sovrapponibile proprio a quell’idea di “spazio dominante” (un insieme di modi prevalenti di organizzare lo spazio sonoro) che i creatori del termine avevano in origine cercato di contrastare coniando la parola.
Ripensare il concetto di paesaggio sonoro / Caputo, Simone. - (2023), pp. 513-528.
Ripensare il concetto di paesaggio sonoro
Simone Caputo
2023
Abstract
Nel presente contributo esamino come gli studi accademici hanno rappresentato lo spazio sonoro, costruendo una breve storia del termine soundscape fino al cosiddetto spatial turn che, a partire dagli anni Novanta del Novecento, intende lo spazio non come un mero riflesso passivo delle tendenze sociali e culturali, ma come un loro fattore costitutivo. Tale pensiero spinge ad andare oltre l’idea che il soundscape sia allo stesso tempo uno spazio fisico e la sua rappresentazione: esso è una costruzione che indicizza simultaneamente un insieme di pratiche sonico-spaziali, i meta-discorsi che le descrivono e le condizioni culturali e sensoriali che rendono possibile sperimentare – anche passivamente – lo spazio sonoro in molteplici modi. Di conseguenza, il concetto di soundscape potrebbe essere considerato un artefatto di discorsi che costruiscono lo spazio sonoro, e che sono collegati a specifici modi di viverlo o di percepirlo. Il concetto risulterebbe così, per certi versi, sovrapponibile proprio a quell’idea di “spazio dominante” (un insieme di modi prevalenti di organizzare lo spazio sonoro) che i creatori del termine avevano in origine cercato di contrastare coniando la parola.File | Dimensione | Formato | |
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