Il tramonto della città. La metropoli globale tra nuovi modelli produttivi e crisi della cittadinanza

Di fronte alla crisi dello Stato-nazione assistiamo a un nuovo protagonismo delle metropoli. La città diventa globale non solo quando supera il milione di abitanti, ma quando gli interessi economici prevalgono sul controllo politico; quando nuovi soggetti urbani subentrano ai cittadini; quando nasce il dualismo tra centro e periferie e la lotta al degrado viene utilizzata per favorire le speculazioni; quando la storia della città diventa brand per le agenzie del turismo globale; quando la valorizzazione delle vecchie borgate aumenta il costo della vita e fa impazzire il mercato immobiliare. In transizione verso una forma-ibrida che modifica il concetto di cittadinanza, la metropoli oggi è senza voce. Non più fabbrica, non più macchina, non solo supermarket, spesso lunapark: il libro ne tratteggia gli elementi essenziali dal punto di vista socio-economico e culturale, illuminando il percorso che porta alla progressiva abolizione della "città pubblica".