Quello di San Basilio, estrema periferia est di Roma, è un concreto esempio di quanto variabili possano essere i trascorsi edilizi di un quartiere, divenuto non a caso oggetto di attenzione e studio progettuale da parte della comunità scientifica . Nell’arco di un trentennio, dagli anni quaranta ai settanta del secolo scorso, un processo di sostituzione tipologica ha cambiato il volto della sua parte storica. Non solo: nei trent’anni successivi è stato il paesaggio attiguo a subire una profonda alterazione, con la nascita di nuove frazioni che hanno finito per circondare la “vecchia” borgata quasi da ogni lato, senza tuttavia inglobarla. Quello che si è formato non è un sistema urbano integrato, né si può dire che il quartiere, come accaduto in altri casi, abbia maturato requisiti di “centralità”: le diverse zone del Q. XXX (indicazione toponomastica assunta dall’intero comprensorio) appaiono tra loro slegate, e se la distanza che separava San Basilio dalla città, in termini non solo fisici, si è indubbiamente accorciata, altrettanto sicuramente non può dirsi colmata. Il mutamento è stato comunque significativo ed ha interessato tanto le strutture materiali quanto le condizioni del vissuto soggettivo. Nel ripercorrerne le tappe, infatti, emerge un chiaro nesso tra le stratificazioni del costruito e le vicende, singolari e collettive, che hanno investito la popolazione, le une e le altre in rapporto di stretta dipendenza.
Dalle baracche ai palazzi. Case e storia sociale di San Basilio dal 1940 ad oggi / Villani, Luciano. - (2019), pp. 63-80.
Dalle baracche ai palazzi. Case e storia sociale di San Basilio dal 1940 ad oggi
Villani, Luciano
2019
Abstract
Quello di San Basilio, estrema periferia est di Roma, è un concreto esempio di quanto variabili possano essere i trascorsi edilizi di un quartiere, divenuto non a caso oggetto di attenzione e studio progettuale da parte della comunità scientifica . Nell’arco di un trentennio, dagli anni quaranta ai settanta del secolo scorso, un processo di sostituzione tipologica ha cambiato il volto della sua parte storica. Non solo: nei trent’anni successivi è stato il paesaggio attiguo a subire una profonda alterazione, con la nascita di nuove frazioni che hanno finito per circondare la “vecchia” borgata quasi da ogni lato, senza tuttavia inglobarla. Quello che si è formato non è un sistema urbano integrato, né si può dire che il quartiere, come accaduto in altri casi, abbia maturato requisiti di “centralità”: le diverse zone del Q. XXX (indicazione toponomastica assunta dall’intero comprensorio) appaiono tra loro slegate, e se la distanza che separava San Basilio dalla città, in termini non solo fisici, si è indubbiamente accorciata, altrettanto sicuramente non può dirsi colmata. Il mutamento è stato comunque significativo ed ha interessato tanto le strutture materiali quanto le condizioni del vissuto soggettivo. Nel ripercorrerne le tappe, infatti, emerge un chiaro nesso tra le stratificazioni del costruito e le vicende, singolari e collettive, che hanno investito la popolazione, le une e le altre in rapporto di stretta dipendenza.File | Dimensione | Formato | |
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