Refugios, chabolas, borgate: alojamiento provisional y construcción popular en Roma en los años del fascismo

L'articolo ricostruisce l’implementazione e gli esiti delle politiche predisposte dal fascismo per l’abitazione dei ceti indigenti nella capitale. Le tre fasi cronologiche in cui è suddiviso mettono in evidenza, accanto alle questioni che più influirono sull’acutizzarsi della questione abitativa, i principali cambiamenti rilevabili nelle strategie d’intervento adottate dall’amministrazione locale per risolvere la crisi degli alloggi. Al contempo, si avrà modo di ripercorrere il tragitto che portò alla radicale trasformazione dei caratteri della casa popolare romana, su cui ebbero una certa influenza non solo il prevalere dei canoni dell’architettura moderna, ma anche i motivi ideologici assunti dal fascismo, fautore di un ritorno alla terra e nel frattempo dotatosi di una legislazione antiurbana, nonché il modificarsi della composizione sociale dell’inquilinato di edilizia pubblica.