«E io ero Sandokan». immaginario piratico, sfondi coloniali e letterature di genere in Emilio Salgari

Salgari's novels of the pirate and privateer cycles contributed to building and disseminating fundamental elements of the 'canon' of liberal Italian colonisation. Because of the place it occupied in the cultural industry of the time and beyond the author's intentions, Salgari's narrative reveals the limits and contradictions of liberal Italy's colonial project and, with them, the singular interweaving of novelty and delay that marked Italian liberalism between the 19th and 20th centuries. Nevertheless, Salgari's pirates and privateers enjoyed wide and lasting success among successive generations of young readers. This enduring fortune suggests, perhaps, a different key to reading those novels, once again through the prism of genre literature, which reveals a happier anachronism. Salgari played a leading role in Italian children's literature, offering with his pirate stories an alternative to the respectable conformism that permeated the youth literature of late liberalism, the fascist season and the first thirty years of republican life. To youthful eyes, Salgari's pirate stories rediscover that subversive function of literature, which challenges prejudice and invites encounter and relationship with an otherness that is here today and not in an exotic elsewhere.

I romanzi di Salgari dei cicli piratici e corsari contribuirono a edificare e a diffondere elementi fondamentali del ‘canone’ della colonizzazione liberale italiana. Per il posto che occupò nell’industria culturale del tempo e al di là delle intenzioni dell’autore, la narrativa salgariana lascia affiorare limiti e contraddizioni del progetto coloniale dell'Italia liberale e, con essi, il singolare intreccio di novità e di ritardo che segnò il liberalismo italiano tra Otto e Novecento. Tuttavia, i pirati e i corsari di Salgari hanno riscosso un largo e duraturo successo tra le successive generazioni di giovani lettori. Questa perdurante fortuna suggerisce, forse, una differente chiave di lettura di quei romanzi, ancora una volta attraverso il prisma di una letteratura di genere, che ne rivela un più felice anacronismo. Salgari ha giocato un ruolo di primo piano nella letteratura italiana per ragazzi, offrendo con le sue storie di pirati un’alternativa al conformismo perbenista che permeava la letteratura giovanile del tardo liberalismo, della stagione fascista e del primo trentennio di vita repubblicana. A occhi giovanili, le storie salgariane di pirati ritrovano quella funzione sovversiva della letteratura, che sfida i pregiudizi e invita all’incontro e al rapporto con una alterità che oggi è qui e non in un esotico altrove.