Bahá’í best practices: il caso italiano

Questo studio si pone l’obiettivo di mettere in evidenza alcune delle best practices messe in atto dalla collettività Bahá’í italiana, volte a inau- gurare e consolidare un percorso di convivenza e coesistenza pacifica fra diverse religioni su un medesimo territorio, per mezzo di tre casi di stu- dio specifici che analizzano tre differenti situazioni organizzate in luoghi altrettanto differenti, fisici ma anche virtuali, che derivano dalla mia par- tecipazione diretta in qualità di “osservatore partecipante”, almeno per i primi due esempi. Nello specifico vengono presi in esame i firesides, ovvero riunioni informali, che possono svolgersi in duplice modalità, sia in presenza sia online a causa anche della situazione pandemica che ha caratterizzato gli ultimi anni, fra credenti e non che affrontano dibattiti su varie tematiche; il Giardino delle Religioni di Bolzano, luogo ameno che unisce le diverse confessioni religiose presenti in città in un unico “sentiero comune”, simbolo del pacifico camminare insieme di diverse religioni e culture e del loro sviluppo cronologico; l’evento della preghie- ra interreligiosa di Terni, che si svolge dal 2017 nella città umbra con lo scopo di contribuire a costruire la pace con un caso concreto.