La Brexit e l’impatto costituzionale della stessa sulla costituzione del Regno Unito ha costituito, di certo, la novità costituzionale più rilevante nel panorama europeo degli ultimi decenni. Al punto tale che per alcuni è stata, e tutt’ora è vissuta, come un autentico ritorno, anzi un vero ripristino, dell’effettiva sovranità parlamentare e, quindi, la riaffermazione della costituzione tradizionale del Regno Unito. Mentre per altri è stato invece – e tutt’ora è appunto – l’elemento scatenante di una instabilità che sta mettendo in bilico le tradizionali certezze del sistema politico-istituzionale britannico. Naturalmente, a guardare bene, entrambe le posizioni hanno profondi addentellati con la realtà dei fatti che sono derivati da quando la Brexit si è fatta decisione per via referendaria, ossia dal 23 giugno 2016, sebbene non si possa non riconoscere che la conseguenza principale della scelta di lasciare l’Unione europea da parte del Regno Unito, sia stata soprattutto la crescita di una forte fragilità politico-istituzionale, con il contestuale emergere di un’incertezza pesante sulle prospettive future di questa grande democrazia. In questo scenario obiettivo del presente contributo è quello di segnalare allora il ruolo che ha continuato a svolgere la Corona come istituzione – e dunque innanzitutto Elisabetta II come Monarca ormai tanto rispettato quanto iconico – per “baricentrare” un sistema politico-istituzionale ed un assetto sociale sempre più in bilico nella definizione di sé al suo interno prima che verso l’esterno; fornendo dunque quelle note “prestazioni di unità” che il costituzionalismo da tempo conosce ed attribuisce ai Capi di Stato, financo a monarchi come oggi senza reali poteri, anche per consentire più agevolmente la possibilità di ritrovare uno stabile equilibrio politico-istituzionale che la Brexit sembra aver decisamente incrinato. D’altronde, la crisi che si è prodotta non soltanto allarga una profonda incertezza sugli effetti appunto della Brexit, ponendo gravi implicazioni innanzitutto per la stessa integrità territoriale del Regno Unito, ma mette a nudo le radici strutturali di un ordinamento che, al fondo, fatica a fare i conti con se stesso, ossia con i delicati meccanismi e appunto gli equilibri instabili costruiti dalla sua tradizione, ma anche con il suo eccezionalismo, basato su un percorso storico quanto mai peculiare. In questo quadro allora la Corona è ancora vista da molti, nonostante tutto, come un’ancora di stabilità in un’epoca sempre più incerta, simbolo di unità rispetto alla divisione; essa infatti continua a rappresentare, ergendosi appunto a “bastion of stability”, il simbolo di valori, tradizioni, certezze consolidate che può consentire di raccogliere il Paese in modo tanto naturale quanto informale, evitando così che la stessa società britannica si disunisca; aprendo ulteriori faglie anche politico-istituzionali in primis dal lato della sua unità territoriale (si fa riferimento, ad esempio, alle posizioni secessioniste dal Regno Unito, in favore dell’Unione europea, che hanno più volte dichiarato gli scozzesi o gli irlandesi). E consentendo, del pari, alla politica partitica di individuare, auspicabilmente, un percorso nuovo che consolidi – se davvero lo si vuole – una scelta non ancora pienamente accettata e condivisa dalla larga maggioranza dei britannici. In fondo la rottura della Brexit pone comunque un invito alla ricerca di quell’essenziale che ha reso per secoli l’esperienza costituzionale britannica un brillante unicum, rispetto alla quale ogni aspirante democrazia che nasceva non poteva non fare i conti; sempre che questo essenziale – a partire dalla Monarchia appunto, sintetizzata finchè è stata in vita dalla figura ultranovantenne di Elisabetta II – sia ancora adeguato a sostenere oggi le grandi sfide e le trasformazioni di questo tempo, a partire da una scelta sofferta e divisiva come quella di Brexit.

Back to the Future: la Monarchia (e la Corona) come “Bastion of Stability” nella crisi politico-costituzionale post-Brexit / Clementi, Francesco. - (2023), pp. 287-300. - STUDI DI FEDERALISMI.IT.

Back to the Future: la Monarchia (e la Corona) come “Bastion of Stability” nella crisi politico-costituzionale post-Brexit

Clementi, Francesco
2023

Abstract

La Brexit e l’impatto costituzionale della stessa sulla costituzione del Regno Unito ha costituito, di certo, la novità costituzionale più rilevante nel panorama europeo degli ultimi decenni. Al punto tale che per alcuni è stata, e tutt’ora è vissuta, come un autentico ritorno, anzi un vero ripristino, dell’effettiva sovranità parlamentare e, quindi, la riaffermazione della costituzione tradizionale del Regno Unito. Mentre per altri è stato invece – e tutt’ora è appunto – l’elemento scatenante di una instabilità che sta mettendo in bilico le tradizionali certezze del sistema politico-istituzionale britannico. Naturalmente, a guardare bene, entrambe le posizioni hanno profondi addentellati con la realtà dei fatti che sono derivati da quando la Brexit si è fatta decisione per via referendaria, ossia dal 23 giugno 2016, sebbene non si possa non riconoscere che la conseguenza principale della scelta di lasciare l’Unione europea da parte del Regno Unito, sia stata soprattutto la crescita di una forte fragilità politico-istituzionale, con il contestuale emergere di un’incertezza pesante sulle prospettive future di questa grande democrazia. In questo scenario obiettivo del presente contributo è quello di segnalare allora il ruolo che ha continuato a svolgere la Corona come istituzione – e dunque innanzitutto Elisabetta II come Monarca ormai tanto rispettato quanto iconico – per “baricentrare” un sistema politico-istituzionale ed un assetto sociale sempre più in bilico nella definizione di sé al suo interno prima che verso l’esterno; fornendo dunque quelle note “prestazioni di unità” che il costituzionalismo da tempo conosce ed attribuisce ai Capi di Stato, financo a monarchi come oggi senza reali poteri, anche per consentire più agevolmente la possibilità di ritrovare uno stabile equilibrio politico-istituzionale che la Brexit sembra aver decisamente incrinato. D’altronde, la crisi che si è prodotta non soltanto allarga una profonda incertezza sugli effetti appunto della Brexit, ponendo gravi implicazioni innanzitutto per la stessa integrità territoriale del Regno Unito, ma mette a nudo le radici strutturali di un ordinamento che, al fondo, fatica a fare i conti con se stesso, ossia con i delicati meccanismi e appunto gli equilibri instabili costruiti dalla sua tradizione, ma anche con il suo eccezionalismo, basato su un percorso storico quanto mai peculiare. In questo quadro allora la Corona è ancora vista da molti, nonostante tutto, come un’ancora di stabilità in un’epoca sempre più incerta, simbolo di unità rispetto alla divisione; essa infatti continua a rappresentare, ergendosi appunto a “bastion of stability”, il simbolo di valori, tradizioni, certezze consolidate che può consentire di raccogliere il Paese in modo tanto naturale quanto informale, evitando così che la stessa società britannica si disunisca; aprendo ulteriori faglie anche politico-istituzionali in primis dal lato della sua unità territoriale (si fa riferimento, ad esempio, alle posizioni secessioniste dal Regno Unito, in favore dell’Unione europea, che hanno più volte dichiarato gli scozzesi o gli irlandesi). E consentendo, del pari, alla politica partitica di individuare, auspicabilmente, un percorso nuovo che consolidi – se davvero lo si vuole – una scelta non ancora pienamente accettata e condivisa dalla larga maggioranza dei britannici. In fondo la rottura della Brexit pone comunque un invito alla ricerca di quell’essenziale che ha reso per secoli l’esperienza costituzionale britannica un brillante unicum, rispetto alla quale ogni aspirante democrazia che nasceva non poteva non fare i conti; sempre che questo essenziale – a partire dalla Monarchia appunto, sintetizzata finchè è stata in vita dalla figura ultranovantenne di Elisabetta II – sia ancora adeguato a sostenere oggi le grandi sfide e le trasformazioni di questo tempo, a partire da una scelta sofferta e divisiva come quella di Brexit.
2023
L'impatto della Brexit sul modello Westminster,
9788892143944
Regno Unito; Brexit; monarchia; Corona;
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Back to the Future: la Monarchia (e la Corona) come “Bastion of Stability” nella crisi politico-costituzionale post-Brexit / Clementi, Francesco. - (2023), pp. 287-300. - STUDI DI FEDERALISMI.IT.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1682760
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