Il testo definisce ed esplora il ruolo delle infrastrutture ambientali all’interno del progetto paesistico e territoriale . Il tema della continuità ambientale e della integrazione tra risorse ambientali e territoriali al centro dell’attenzione di diversi settori disciplinari rischia tuttavia di essere banalizzato, in assenza di una riflessione capace di dotarlo di consistenza tecnica e progettuale e di esplorarne e verificarne l’applicabilità. L’attualità del tema risiede invece nella possibilità di dare una specifica risposta progettuale alle rinnovate esigenze di tutela ambientale, sempre meno orientate a forme di vincolo e “sottrazione” ma volte piuttosto alla integrazione, riconnessione e riconfigurazione della continuità ecologica e territoriale L'infrastruttura ambientale è quindi intesa come insieme di relazioni sinergiche tra reti ecologiche e reti territoriali, sequenza di elementi naturali e seminaturali e di elementi antropici (reti viarie, ferroviarie, tecnologiche, insediative) che consente la propagazione delle specie vegetali, lo spostamento e l’espansione delle specie animali, la risignificazione delle identità locali , l’uso e la fruizione compatibile delle risorse naturali e storiche. La rete di infrastrutturazione ambientale si configura quindi come una rete in grado di: - garantire e potenziare gli scambi biologici e ridurre quindi i fenomeni di insularizzazione e impoverimento ecologico; - integrare e rendere compatibili le esigenze di collegamento territoriale, approvvigionamento idrico ed energetico, fruizione turistica, servizi, con le esigenze di salvaguardia ambientale e di tutela del patrimonio storico-culturale e identitario, ricomponendo il conflitto tra conservazione e sviluppo e riconfigurando il sistema di connessioni tra ambienti locali e sovra-locali; - dare forma alle istanze di continuità ambientale e territoriale, intesa come rifiuto di luoghi e spazi marginali, abbandonati, inaccessibili, trascurati dalla progettazione, sottoposti a forte impatto e degrado ambientale. La ri-connessione di questi ambiti viene assunta come valore emergente, condiviso, radicato nell’immaginario ecologico e collettivo, che necessita di nuova visibilità e identità.
Le infrastrutture ambientali. Matrici del progetto territoriale / Imbroglini, Cristina. - STAMPA. - 14:(2003), pp. 1-115.
Le infrastrutture ambientali. Matrici del progetto territoriale
Cristina ImbrogliniWriting – Original Draft Preparation
2003
Abstract
Il testo definisce ed esplora il ruolo delle infrastrutture ambientali all’interno del progetto paesistico e territoriale . Il tema della continuità ambientale e della integrazione tra risorse ambientali e territoriali al centro dell’attenzione di diversi settori disciplinari rischia tuttavia di essere banalizzato, in assenza di una riflessione capace di dotarlo di consistenza tecnica e progettuale e di esplorarne e verificarne l’applicabilità. L’attualità del tema risiede invece nella possibilità di dare una specifica risposta progettuale alle rinnovate esigenze di tutela ambientale, sempre meno orientate a forme di vincolo e “sottrazione” ma volte piuttosto alla integrazione, riconnessione e riconfigurazione della continuità ecologica e territoriale L'infrastruttura ambientale è quindi intesa come insieme di relazioni sinergiche tra reti ecologiche e reti territoriali, sequenza di elementi naturali e seminaturali e di elementi antropici (reti viarie, ferroviarie, tecnologiche, insediative) che consente la propagazione delle specie vegetali, lo spostamento e l’espansione delle specie animali, la risignificazione delle identità locali , l’uso e la fruizione compatibile delle risorse naturali e storiche. La rete di infrastrutturazione ambientale si configura quindi come una rete in grado di: - garantire e potenziare gli scambi biologici e ridurre quindi i fenomeni di insularizzazione e impoverimento ecologico; - integrare e rendere compatibili le esigenze di collegamento territoriale, approvvigionamento idrico ed energetico, fruizione turistica, servizi, con le esigenze di salvaguardia ambientale e di tutela del patrimonio storico-culturale e identitario, ricomponendo il conflitto tra conservazione e sviluppo e riconfigurando il sistema di connessioni tra ambienti locali e sovra-locali; - dare forma alle istanze di continuità ambientale e territoriale, intesa come rifiuto di luoghi e spazi marginali, abbandonati, inaccessibili, trascurati dalla progettazione, sottoposti a forte impatto e degrado ambientale. La ri-connessione di questi ambiti viene assunta come valore emergente, condiviso, radicato nell’immaginario ecologico e collettivo, che necessita di nuova visibilità e identità.File | Dimensione | Formato | |
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