Nei primi anni Trenta del Novecento la Regia Aeronautica aveva pianificano la realizzazione di un avveniristico centro studi ed esperienze presso l’Aeroporto di Montecelio. Nelle sue intenzioni l’intervento non si limitava ai soli padiglioni di ricerca, ma era finalizzato a rispondere nel suo complesso alla necessità di produrre la flotta aerea per il paese, e comprendeva perciò uno Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche, basato su una collaborazione strutturata con le imprese fornitrici aeronautiche dell’epoca. Il programma comprendeva da subito la costituzione di una città specializzata a servizio della Regia Aeronautica. Dai disegni dell’epoca si vede come questa città specializzata si basasse sugli schemi consueti della città operaia, costituita da tipologie edilizie a bassa densità, dotazioni di verde pubblico e privato, imperniati attorno ad un centro civico e di servizi per i lavoratori e le loro famiglie. Sull’onda del successo di propaganda delle città nuove pontine e del resto d’Italia, nel 1934 il regime decise di fare di Guidonia non solo la company town dell’Aeronautica, ma di renderla una ennesima città nuova del regime, affidandone la realizzazione e la gestione all’Istituto Case Popolari. Con il caotico sviluppo edilizio manifestatosi a partire dalla fine degli anni ’50 si assistette allo snaturamento del disegno urbano e civile della città, negli ultimi decenni è nata però una nuova affezione dei cittadini alle qualità dell’ormai storico abitato di Guidonia, che, affiancandosi alla costante affezione dell’Aeronautica per uno dei suoi centri più celebri, ha spinto gli autori a raccogliere e mettere a sistema i dati emersi durante una ricerca condotta nel corso degli ultimi vent’anni col fine di porre in luce valori culturali materiali e intangibili di un inestimabile patrimonio architettonico e industriale del Novecento.
Guidonia. Dal Centro Studi alla company town / Curra, Edoardo; Paolini, Cesira. - (2023), pp. 1-208.
Guidonia. Dal Centro Studi alla company town
Curra, Edoardo;Paolini, Cesira
2023
Abstract
Nei primi anni Trenta del Novecento la Regia Aeronautica aveva pianificano la realizzazione di un avveniristico centro studi ed esperienze presso l’Aeroporto di Montecelio. Nelle sue intenzioni l’intervento non si limitava ai soli padiglioni di ricerca, ma era finalizzato a rispondere nel suo complesso alla necessità di produrre la flotta aerea per il paese, e comprendeva perciò uno Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche, basato su una collaborazione strutturata con le imprese fornitrici aeronautiche dell’epoca. Il programma comprendeva da subito la costituzione di una città specializzata a servizio della Regia Aeronautica. Dai disegni dell’epoca si vede come questa città specializzata si basasse sugli schemi consueti della città operaia, costituita da tipologie edilizie a bassa densità, dotazioni di verde pubblico e privato, imperniati attorno ad un centro civico e di servizi per i lavoratori e le loro famiglie. Sull’onda del successo di propaganda delle città nuove pontine e del resto d’Italia, nel 1934 il regime decise di fare di Guidonia non solo la company town dell’Aeronautica, ma di renderla una ennesima città nuova del regime, affidandone la realizzazione e la gestione all’Istituto Case Popolari. Con il caotico sviluppo edilizio manifestatosi a partire dalla fine degli anni ’50 si assistette allo snaturamento del disegno urbano e civile della città, negli ultimi decenni è nata però una nuova affezione dei cittadini alle qualità dell’ormai storico abitato di Guidonia, che, affiancandosi alla costante affezione dell’Aeronautica per uno dei suoi centri più celebri, ha spinto gli autori a raccogliere e mettere a sistema i dati emersi durante una ricerca condotta nel corso degli ultimi vent’anni col fine di porre in luce valori culturali materiali e intangibili di un inestimabile patrimonio architettonico e industriale del Novecento.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Currà_Guidonia-dal centro-studi_2023.pdf
solo gestori archivio
Note: coperina, indice, presentazione, introduzione, testo, retro di copertina
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
7.54 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.54 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.