Il metaverso pur essendo un fenomeno dalla non chiara e univoca definizione (cfr. infra par. 2) si presenta come oggetto di interesse in diverse business communities. Esso può essere inquadrato come la dimensione inclusiva di una molteplicità di elementi innovativi che non si esauriscono nelle tecnologiche necessarie al suo sviluppo materiale; ad esse si affiancano le innovazioni nella dimensione economica, ossia le relazioni tra gli operatori nei market place e quelle nella sfera sociale. Date la sua forma mutevole e le sue potenzialità, il metaverso sta catturando l’attenzione tra gli altri settori di quello finanziario. La ragione che spinge gli intermediari finanziari in questa direzione, anche se con cautela, è riconducibile alla promessa di essere una dimensione potenzialmente senza limiti, che consente un’interazione differente da quella sperimentata finora nei canali virtuali. Le banche, infatti, non sono nuove all’utilizzo della tecnologia nell’offerta dei propri servizi; basti pensare all’home banking, tramite il quale è data la possibilità alla clientela di avere molti servizi finanziari a disposizione durante l’arco non solo dell’intera giornata, ma anche dell’intera settimana. L’aumento della dimensione digitale ha permesso ai clienti di sperimentare una maggiore flessibilità nella fruizione dei servizi bancari e ha consentito alle banche di ideare e sviluppare nuovi servizi su piattaforma e nuove modalità di interazione con la propria clientela. Se ne può derivare che l’esplorazione del contesto del metaverso sia un’evoluzione naturale, il cd. step ahead, nello sviluppo dell’industria bancaria che vuole essere più vicina all’utenza attuale e potenziale. Vale a pena ricordare che l’attività bancaria in ambiente virtuale non è una novità in senso stretto: ABN Amro e ING, due banche europee rilevanti, sono state presenti con propri centri finanziari virtuali in Second Life, un mini Stato virtuale in 3D con avatar per le interazioni sociali. L’attività di questi intermediari in Second Life è durata pochi anni aprendo, soprattutto e/o ancora oggi, a riflessioni sul valore aggiunto generato. Per quanto l’esperienza immersiva nel metaverso abbia caratteristiche diverse da Second Life, anche in questo caso il valore aggiunto per le banche va ancora valutato con molta attenzione. La spinta ad essere attivi nel metaverso per gli intermediari finanziari potrebbe provenire dall’esigenza di contrastare la minaccia proveniente dall’affermarsi della cd. DeFi (Decentralized Finance), ovvero la possibilità di veder realizzato nel concreto un sistema economi- co che opera in totale – o quasi – assenza di intermediari finanziari grazie all’affermazione di nuove tecnologie, quali tra le altre la Distributed Ledger Technology (DLT). Come si avrà modo di esplicitare nel prosieguo della trattazione, per gli intermediari il metaverso potrebbe costituire l’opportunità per entrare concretamente in un nuovo ecosistema finanziario che probabilmente supererà la contrapposizione tra finanza tradizionale (TradFi), Decentralizzata (DeFi) e Centralizzata (CeFi). In questo senso, l’ingresso degli intermediari nel metaverso consentirebbe loro di farsi spazio nel segmento dei non fungible token (NFT) e di recuperarne dell’altro in quello delle criptovalute, soprattutto se si dovesse addivenire in tempi relativamente stretti, ad una regolamentazione del settore. Molto probabilmente proprio l’assenza di una regolamentazione compiuta è stata, invece, alla base del ritardo con cui gli intermediari si sono messi a valutare le potenzialità di questa “dimensione”, pur avendo alcuni soggetti (ad es. HSBC e Standard Chartered su The Sandbox) acquistato da tempo la propria porzione di terreno nel metaverso. Molti sono, infatti, i temi sul piatto della normativa approfonditi in altri capitoli di questo testo. La fetta potenziale di business è ghiotta sulla carta, considerando le stime dell’economia del metaverso che vengono fatte: ad esempio secondo Bloomberg, entro il 2025 il metaverso potrebbe contribuire ad aumentare la crescita economica fino a 73 miliardi di dollari6. Tuttavia, vanno chiariti i contorni delle opportunità di business che si stanno delineando e le aree di rischio che al contempo si profilano. Il metaverso, integrando diversi sistemi e applicazioni su differenti piattaforme, potrebbe ad esempio amplificare il rischio potenziale di crimini informatici nei settori finanziario e bancario, che già sono ‘oggetto di interesse’ di alcune realtà criminali. In questo capitolo, dopo aver dato gli elementi essenziali per definire il fenomeno e averne tracciato la recente evoluzione, si intende prospettare un quadro di sintesi sulle opportunità di sviluppo e le alee connesse per gli intermediari finanziari, prevalente- mente di matrice bancaria.

Il posizionamento degli intermediari nel metaverso. A metà strada tra presente e futuro / Leo, Sabrina; Panetta, Ida Claudia. - (2023), pp. 39-60. - L'ORDINAMENTO TRIBUTARIO ITALIANO.

Il posizionamento degli intermediari nel metaverso. A metà strada tra presente e futuro

Sabrina Leo
Co-primo
Writing – Original Draft Preparation
;
Ida claudia panetta
Co-primo
Writing – Original Draft Preparation
2023

Abstract

Il metaverso pur essendo un fenomeno dalla non chiara e univoca definizione (cfr. infra par. 2) si presenta come oggetto di interesse in diverse business communities. Esso può essere inquadrato come la dimensione inclusiva di una molteplicità di elementi innovativi che non si esauriscono nelle tecnologiche necessarie al suo sviluppo materiale; ad esse si affiancano le innovazioni nella dimensione economica, ossia le relazioni tra gli operatori nei market place e quelle nella sfera sociale. Date la sua forma mutevole e le sue potenzialità, il metaverso sta catturando l’attenzione tra gli altri settori di quello finanziario. La ragione che spinge gli intermediari finanziari in questa direzione, anche se con cautela, è riconducibile alla promessa di essere una dimensione potenzialmente senza limiti, che consente un’interazione differente da quella sperimentata finora nei canali virtuali. Le banche, infatti, non sono nuove all’utilizzo della tecnologia nell’offerta dei propri servizi; basti pensare all’home banking, tramite il quale è data la possibilità alla clientela di avere molti servizi finanziari a disposizione durante l’arco non solo dell’intera giornata, ma anche dell’intera settimana. L’aumento della dimensione digitale ha permesso ai clienti di sperimentare una maggiore flessibilità nella fruizione dei servizi bancari e ha consentito alle banche di ideare e sviluppare nuovi servizi su piattaforma e nuove modalità di interazione con la propria clientela. Se ne può derivare che l’esplorazione del contesto del metaverso sia un’evoluzione naturale, il cd. step ahead, nello sviluppo dell’industria bancaria che vuole essere più vicina all’utenza attuale e potenziale. Vale a pena ricordare che l’attività bancaria in ambiente virtuale non è una novità in senso stretto: ABN Amro e ING, due banche europee rilevanti, sono state presenti con propri centri finanziari virtuali in Second Life, un mini Stato virtuale in 3D con avatar per le interazioni sociali. L’attività di questi intermediari in Second Life è durata pochi anni aprendo, soprattutto e/o ancora oggi, a riflessioni sul valore aggiunto generato. Per quanto l’esperienza immersiva nel metaverso abbia caratteristiche diverse da Second Life, anche in questo caso il valore aggiunto per le banche va ancora valutato con molta attenzione. La spinta ad essere attivi nel metaverso per gli intermediari finanziari potrebbe provenire dall’esigenza di contrastare la minaccia proveniente dall’affermarsi della cd. DeFi (Decentralized Finance), ovvero la possibilità di veder realizzato nel concreto un sistema economi- co che opera in totale – o quasi – assenza di intermediari finanziari grazie all’affermazione di nuove tecnologie, quali tra le altre la Distributed Ledger Technology (DLT). Come si avrà modo di esplicitare nel prosieguo della trattazione, per gli intermediari il metaverso potrebbe costituire l’opportunità per entrare concretamente in un nuovo ecosistema finanziario che probabilmente supererà la contrapposizione tra finanza tradizionale (TradFi), Decentralizzata (DeFi) e Centralizzata (CeFi). In questo senso, l’ingresso degli intermediari nel metaverso consentirebbe loro di farsi spazio nel segmento dei non fungible token (NFT) e di recuperarne dell’altro in quello delle criptovalute, soprattutto se si dovesse addivenire in tempi relativamente stretti, ad una regolamentazione del settore. Molto probabilmente proprio l’assenza di una regolamentazione compiuta è stata, invece, alla base del ritardo con cui gli intermediari si sono messi a valutare le potenzialità di questa “dimensione”, pur avendo alcuni soggetti (ad es. HSBC e Standard Chartered su The Sandbox) acquistato da tempo la propria porzione di terreno nel metaverso. Molti sono, infatti, i temi sul piatto della normativa approfonditi in altri capitoli di questo testo. La fetta potenziale di business è ghiotta sulla carta, considerando le stime dell’economia del metaverso che vengono fatte: ad esempio secondo Bloomberg, entro il 2025 il metaverso potrebbe contribuire ad aumentare la crescita economica fino a 73 miliardi di dollari6. Tuttavia, vanno chiariti i contorni delle opportunità di business che si stanno delineando e le aree di rischio che al contempo si profilano. Il metaverso, integrando diversi sistemi e applicazioni su differenti piattaforme, potrebbe ad esempio amplificare il rischio potenziale di crimini informatici nei settori finanziario e bancario, che già sono ‘oggetto di interesse’ di alcune realtà criminali. In questo capitolo, dopo aver dato gli elementi essenziali per definire il fenomeno e averne tracciato la recente evoluzione, si intende prospettare un quadro di sintesi sulle opportunità di sviluppo e le alee connesse per gli intermediari finanziari, prevalente- mente di matrice bancaria.
2023
Tributi, economia e diritto nel Metaverso
978-88-3379-613-0
Banche; metaverso; intermediari finanziari; rischi
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il posizionamento degli intermediari nel metaverso. A metà strada tra presente e futuro / Leo, Sabrina; Panetta, Ida Claudia. - (2023), pp. 39-60. - L'ORDINAMENTO TRIBUTARIO ITALIANO.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1681530
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