Se la letteratura sulla competizione e sulle relazioni tra i suoi protagonisti è, dunque, proliferata negli ultimi anni, meno spazio hanno avuto quei lavori che, a partire da questa prospettiva, indagano gli effetti del fenomeno sugli altri attori della politica internazionale. Tuttavia, se si assume che il segno delle relazioni tra Washington e Pechino – cooperativo o competitivo – sia l’elemento dirimente le dinamiche globali contemporanee, risulta d’obbligo interrogarsi su come ne siano condizionate le scelte e i comportamenti del resto del sistema di Stati, sia nelle dimensioni materiali della politica – economia, sicurezza – sia in quelle immateriali – ideologie e valori. Nello scenario più estremo – evocato da quanti prevedono il ritorno di una nuova Guerra fredda – la contesa tra Washington e Pechino condurrebbe alla creazione di blocchi contrapposti e alla necessità per gli Stati terzi di compiere una scelta di campo netta. Ma anche nello scenario meno fosco – e forse più probabile, visto il livello di interdipendenza del mondo attuale – le tensioni sino-statunitensi si tradurrebbero nella necessità per gli altri attori statali di ponderare le proprie scelte strategiche con inedita cautela, misurando i propri interessi e narrazioni nazionali alla luce di quelli delle due superpotenze. In altre parole, indipendentemente da origine ed intensità, la competizione sistemica è destinata a tradursi in un forte e non trascurabile condizionamento esterno per tutti i protagonisti della politica internazionale.
La periferia latinoamericana e la competizione USA-Cina. Irrilevanza strategica, nuova autonomia o terreno di scontro tra grandi potenze? / Catapano, Carlo; Ercolani, Antonella; Termine, Lorenzo. - (2023), pp. 17-29.
La periferia latinoamericana e la competizione USA-Cina. Irrilevanza strategica, nuova autonomia o terreno di scontro tra grandi potenze?
Termine, Lorenzo
2023
Abstract
Se la letteratura sulla competizione e sulle relazioni tra i suoi protagonisti è, dunque, proliferata negli ultimi anni, meno spazio hanno avuto quei lavori che, a partire da questa prospettiva, indagano gli effetti del fenomeno sugli altri attori della politica internazionale. Tuttavia, se si assume che il segno delle relazioni tra Washington e Pechino – cooperativo o competitivo – sia l’elemento dirimente le dinamiche globali contemporanee, risulta d’obbligo interrogarsi su come ne siano condizionate le scelte e i comportamenti del resto del sistema di Stati, sia nelle dimensioni materiali della politica – economia, sicurezza – sia in quelle immateriali – ideologie e valori. Nello scenario più estremo – evocato da quanti prevedono il ritorno di una nuova Guerra fredda – la contesa tra Washington e Pechino condurrebbe alla creazione di blocchi contrapposti e alla necessità per gli Stati terzi di compiere una scelta di campo netta. Ma anche nello scenario meno fosco – e forse più probabile, visto il livello di interdipendenza del mondo attuale – le tensioni sino-statunitensi si tradurrebbero nella necessità per gli altri attori statali di ponderare le proprie scelte strategiche con inedita cautela, misurando i propri interessi e narrazioni nazionali alla luce di quelli delle due superpotenze. In altre parole, indipendentemente da origine ed intensità, la competizione sistemica è destinata a tradursi in un forte e non trascurabile condizionamento esterno per tutti i protagonisti della politica internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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