Per una cultura dell'orientamento e della competenza

The continuous orientation is not just a slogan, nor a fashionable term to express the need for people to adapt to changing events of life. The orientation is, rather, an actual condition of the person, socially relevant today, to find and to express a common thread interweaving, sometimes insoluble, education, training, life experiences and ways of working. Moreover, the right to education and the right to work must be protected both on a going concern. The ability, on the other hand, is like a "professional quality" of an individual, based not only on the sum of his knowledge, skills and abilities with the personal qualities (more properly related to the fields of psychology and cultural anthropology), but also and especially on the ways in which this set of characteristics is manifested in work situations, in particular the work of apprendimentoIl skills assessment has been understood here as an analytical method to allow recipients to analyze their skills, their attitudes and motivations , their ability to work as part of a development or training plan. In other words, the path of the skills assessment was aimed to enable young people involved in from their responsibilities, to know them better and to build a personal or professional project, making it clear at the same time, the means and the steps to make it happen. Flexibility is the keyword of contemporary society and the social actor, is a fundamental characteristic of the individual and a new indicator of social status. The Corrosion is the protagonist of the new processes of individualization, fragmentation of career paths, dell'allentamento of social ties. For another, the tension between freedom and security is one of the central themes in the analysis of flexible working today, and more generally the social system that surrounds us (Bauman 2005, Giddens 2000). Modernity offers the individual to deal with a complex diversity of choices and possibilities for selecting options (Jenks, 1989).

L’orientamento continuo non è solo uno slogan, né un termine di moda per esprimere l’esigenza delle persone di adattarsi agli eventi mutevoli della vita. L’orientamento è, piuttosto, una condizione reale della persona, oggi socialmente rilevante, per trovare e per esprimere un filo conduttore nell’intreccio, talvolta insolubile, di educazione, formazione, esperienze di vita e percorsi di lavoro . Del resto il diritto allo studio e il diritto al lavoro vanno entrambi tutelati nell’ottica della continuità. La competenza, d’altro canto, si configura come “qualità professionale” di un individuo, fondata non solo sulla sommatoria delle sue conoscenze, capacità e abilità con le doti personali (attinenti più propriamente agli ambiti della psicologia e della cultura antropologica), ma anche e soprattutto sui modi con i quali questo insieme di caratteristiche si manifesta in situazioni di lavoro, in particolare lavoro di apprendimento Il bilancio delle competenze è stato qui inteso come una metodica analitica per consentire ai destinatari di analizzare le proprie competenze, le proprie attitudini e motivazioni, le proprie capacità per un loro sviluppo nell’ambito del lavoro o di un progetto di formazione. In altri termini il percorso del bilancio di competenze ha avuto l’obiettivo di permettere ai giovani coinvolti di partire dalle proprie competenze, di conoscerle meglio e di costruire un progetto personale o professionale, mettendo in chiaro, nel contempo, i mezzi e le fasi per realizzarlo. La flessibilità è la parola chiave della società e dell’attore sociale contemporaneo, è caratteristica fondante dell’individuo ed indicatore di una nuova condizione sociale. L’uomo flessibile è il protagonista di nuovi processi di individualizzazione, della frammentazione dei percorsi lavorativi, dell’allentamento dei legami sociali. Per altro, la tensione tra libertà e sicurezza è uno dei temi centrali nell’analisi della flessibilità del lavoro oggi, e più in generale del sistema sociale che ci circonda (Bauman 2005, Giddens 2000). La modernità propone all’individuo di confrontarsi con una complessa diversità di scelte e possibilità di selezione delle opzioni (Jenks 1989).