Comunicazione solidale. Storia e media del consumo responsabile e dei gruppi d’acquisto solidale

Le culture della sostenibilità ambientale e sociale, come i movimenti del consumerismo politico, da decenni si fanno promotori di una serie di valori, proposte e “narrazioni” che cercano di combinare l’attenzione all’ambiente e alla giustizia sociale con un profondo cambiamento della quotidianità e degli stili di vita. In questi termini, la comunicazione dei movimenti di consumo critico deve esser capace di coniugare tali prefigurative politics con un immaginario e delle narrazioni convincenti. L’acquisto di prodotti realizzati adottando criteri di sostenibilità e responsabilità sociale o provenienti da agricoltura biologica, compiuto attraverso l’organizzazione collettiva dei GAS, i Gruppi di Acquisto Solidali è, tra le numerose pratiche di consumo critico messe in atto in diversi territori o paesi, quella che richiede un cambiamento più ampio dei comportamenti quotidiani e delle abitudini di consumo, oltre che un tipo di partecipazione diffusa continua, visibile e strutturata . Il testo si concentra su questo movimento di consumo responsabile proprio per la sua caratteristica di dispersione e individualizzazione: la sua diffusione è frammentata e molecolare, ma è anche quella che richiede una maggiore continuità nel tempo oltre a forme più stabili di impegno, organizzazione e cooperazione. Il contributo presenta i risultati della ricerca con l’obiettivo di analizzare valori, immaginario, modalità e strumenti di comunicazione esterna dei gruppi di acquisto solidali.