L’industria del turismo è stata messa a dura prova dalla pandemia di SARS-CoV-2, a causa della stretta sugli spostamenti imposta dai governi per diminuire il rischio di contagio. Tali misure restrittive, assieme alla paura di contrarre il virus, hanno determinato un cambiamento nelle scelte dei turisti, che in parte hanno deciso di trascorrere il soggiorno presso mete meno frequentate, considerate più accessibili e sicure dei grandi attrattori. È in questo senso che la valorizzazione delle aree marginali del Paese, posizionate ai margini dei principali movimenti del turismo interno, appare quantomai coerente con le linee di sviluppo del settore, nell’ottica di perequare la presenza di turisti sul territorio italiano e contenere, di conseguenza, i danni provocati dal fenomeno dell’overtourism. Grazie alle innovazioni che, da sessant’anni a oggi, hanno aumentato enormemente il loro potenziale, le geotecnologie possono supportare a tuttotondo questa operazione, decostruendo il territorio in strati informativi per agevolare il censimento, l’analisi e la promozione dei suoi beni culturali e paesaggistici. Focalizzando l’attenzione sulla valle del fiume Sangro e l’altipiano delle Murge, il presente lavoro approfondisce un set di applicazioni sviluppato per la valorizzazione dell’area di studio, nel solco di una metodologia che ambisce ad approcciare organicamente allo sviluppo turistico del territorio attraverso le tecnologie geografiche. Ogni strumento di geoprocessing viene così ricollegato a una matrice appositamente pensata e incentrata sulle tre fasi temporali del passato, presente e futuro, corrispondenti ad altrettante chiavi di lettura della valorizzazione del territorio in oggetto, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su determinati task differenziando il funzionamento delle applicazioni in un’ottica di sistema.
Dalle Murge pugliesi alla valle del Sangro. Applicazioni GIS per un approccio organico alla (ri)scoperta del patrimonio sommerso / Pavia, Davide. - (2023).
Dalle Murge pugliesi alla valle del Sangro. Applicazioni GIS per un approccio organico alla (ri)scoperta del patrimonio sommerso
davide pavia
2023
Abstract
L’industria del turismo è stata messa a dura prova dalla pandemia di SARS-CoV-2, a causa della stretta sugli spostamenti imposta dai governi per diminuire il rischio di contagio. Tali misure restrittive, assieme alla paura di contrarre il virus, hanno determinato un cambiamento nelle scelte dei turisti, che in parte hanno deciso di trascorrere il soggiorno presso mete meno frequentate, considerate più accessibili e sicure dei grandi attrattori. È in questo senso che la valorizzazione delle aree marginali del Paese, posizionate ai margini dei principali movimenti del turismo interno, appare quantomai coerente con le linee di sviluppo del settore, nell’ottica di perequare la presenza di turisti sul territorio italiano e contenere, di conseguenza, i danni provocati dal fenomeno dell’overtourism. Grazie alle innovazioni che, da sessant’anni a oggi, hanno aumentato enormemente il loro potenziale, le geotecnologie possono supportare a tuttotondo questa operazione, decostruendo il territorio in strati informativi per agevolare il censimento, l’analisi e la promozione dei suoi beni culturali e paesaggistici. Focalizzando l’attenzione sulla valle del fiume Sangro e l’altipiano delle Murge, il presente lavoro approfondisce un set di applicazioni sviluppato per la valorizzazione dell’area di studio, nel solco di una metodologia che ambisce ad approcciare organicamente allo sviluppo turistico del territorio attraverso le tecnologie geografiche. Ogni strumento di geoprocessing viene così ricollegato a una matrice appositamente pensata e incentrata sulle tre fasi temporali del passato, presente e futuro, corrispondenti ad altrettante chiavi di lettura della valorizzazione del territorio in oggetto, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su determinati task differenziando il funzionamento delle applicazioni in un’ottica di sistema.File | Dimensione | Formato | |
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