Gustavo Giovannoni per primo pone l’attenzione su una lettera, scritta in data 2 novembre 1537, da Pietro Aretino a Jacopo Sansovino. Il documento fa luce su due argomenti: da un lato fissa un termine cronologico preciso in merito allo stato di avanzamento delle opere veneziane, riferendo quali sono quelle compiute, quelle iniziate e quelle ancora in progetto; dall’altro ascrive a Sansovino un’opera non menzionata da Vasari: la «sepoltura Santa Croce». Lo studioso identifica il citato sepolcro santa Croce con il monumento del cardinale Francesco Quiñones eretto nell’abside della basilica Sessoriana. L’analisi diretta del monumento unita allo studio delle fonti consente di elaborare alcune riflessioni che forniscono lo spunto per la formulazione di altre ipotesi.
Il Monumento del cardinal Francisco Quinones / Accorsi, MARIA LETIZIA. - STAMPA. - (2012), pp. 85-88.
Il Monumento del cardinal Francisco Quinones
ACCORSI, MARIA LETIZIA
2012
Abstract
Gustavo Giovannoni per primo pone l’attenzione su una lettera, scritta in data 2 novembre 1537, da Pietro Aretino a Jacopo Sansovino. Il documento fa luce su due argomenti: da un lato fissa un termine cronologico preciso in merito allo stato di avanzamento delle opere veneziane, riferendo quali sono quelle compiute, quelle iniziate e quelle ancora in progetto; dall’altro ascrive a Sansovino un’opera non menzionata da Vasari: la «sepoltura Santa Croce». Lo studioso identifica il citato sepolcro santa Croce con il monumento del cardinale Francesco Quiñones eretto nell’abside della basilica Sessoriana. L’analisi diretta del monumento unita allo studio delle fonti consente di elaborare alcune riflessioni che forniscono lo spunto per la formulazione di altre ipotesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.