Un doppio luogo comune segna il mito postumo di Salvator Rosa. Tra Sette e Ottocento diviene non solo il pittore dei banditti che in realtà non è mai stato, ma, per una singolare metonimia storica, la sua stessa vita viene confusa con il soggetto presunto delle sue opere. Non si tratta di attribuzioni casuali, ma di una vistosa distorsione che ha inizio già nel primo Settecento in Inghilterra e poi si snoda fino all’Ottocento, in particolare fino a quando, in epoca risorgimentale, l’Italia è in costruzione e il tema dei briganti diventa centrale nella discussione sulla sua identità storica e culturale. È in questa fase che si consolida la leggenda di Salvator Rosa prigioniero dei banditi, frutto di un sillogismo funzionale a una certa idea dell’Italia e della sua storia: per dipingere i suoi soggetti (che in realtà non dipinse) dovette per forza conoscerli e dunque incontrarli fino a diventarne prigioniero o complice. Sidney Owenson, conosciuta anche come Lady Morgan, raccontando la sua presunta cattura da parte dei banditi nelle montagne abruzzesi nel suo "The Life and Times of Salvator Rosa", del 1824, ne consacra definitivamente il mito.
«Insulsaggini romantiche». Salvator Rosa, Lady Morgan e il paese dei briganti / Roscioni, Lisa. - (2022), pp. 77-88.
«Insulsaggini romantiche». Salvator Rosa, Lady Morgan e il paese dei briganti
Lisa Roscioni
2022
Abstract
Un doppio luogo comune segna il mito postumo di Salvator Rosa. Tra Sette e Ottocento diviene non solo il pittore dei banditti che in realtà non è mai stato, ma, per una singolare metonimia storica, la sua stessa vita viene confusa con il soggetto presunto delle sue opere. Non si tratta di attribuzioni casuali, ma di una vistosa distorsione che ha inizio già nel primo Settecento in Inghilterra e poi si snoda fino all’Ottocento, in particolare fino a quando, in epoca risorgimentale, l’Italia è in costruzione e il tema dei briganti diventa centrale nella discussione sulla sua identità storica e culturale. È in questa fase che si consolida la leggenda di Salvator Rosa prigioniero dei banditi, frutto di un sillogismo funzionale a una certa idea dell’Italia e della sua storia: per dipingere i suoi soggetti (che in realtà non dipinse) dovette per forza conoscerli e dunque incontrarli fino a diventarne prigioniero o complice. Sidney Owenson, conosciuta anche come Lady Morgan, raccontando la sua presunta cattura da parte dei banditi nelle montagne abruzzesi nel suo "The Life and Times of Salvator Rosa", del 1824, ne consacra definitivamente il mito.File | Dimensione | Formato | |
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