Laboratori GIS per la formazione di una cittadinanza attiva e digitale

Citando l’art. 3 della Legge n. 92/2019 sull’insegnamento scolastico dell’Educazione civica, lo «sviluppo eco-sostenibile», l’«educazione alla cittadinanza digitale» e la «formazione di base in materia di protezione civile» sono tra i temi di riferimento per la reintrodotta disciplina, il cui obiettivo è quello di formare una cittadinanza attiva e responsabile, sia verso il prossimo sia verso il bene comune. Come riconosciuto dalle relative linee guida, sono diversi i contenuti che «trovano una naturale interconnessione […] con la Geografia» (MIUR, 2020, 2), specie riguardo al nucleo tematico della sostenibilità. Infatti, la Geografia s’interroga sul come «vivere in maniera sostenibile» nel Mondo, educando le persone a convivere in armonia con la Terra e il resto delle sue specie viventi (IGU, 2016, 3). Tra le sue competenze, quella d’intendere e comunicare nel linguaggio della geo-graficità ha assunto ancora più importanza con la pandemia di COVID-19, dove la diffusione del contagio è stata raccontata spesso con i cartogrammi. Senza le conoscenze necessarie alla corretta decodifica di queste rappresentazioni, con cui si tenga conto delle fonti e dei criteri che le formano, si assimila l’informazione senza la capacità di criticarla (Morri, 2020, 6-7), col rischio di travisare il messaggio e di complicare gli sforzi di chi lotta il virus. In questo senso, l’AIIG si è dedicata di recente all’organizzazione di una serie di laboratori GIS finalizzati all’uso delle geotecnologie nell’ambito dei temi d’interesse dell’Educazione civica, con l’obiettivo di rafforzare le competenze di cartografia digitale dei partecipanti (studenti delle scuole superiori e universitari, docenti e professionisti) con casi di studio realistici.