Negli ultimi decenni, diversi processi economici, sociali e politici hanno modificato e riconfigurato la struttura dei paesi Occidentali. Questi eventi hanno intensificato ed esacerbato le esistenti forme di disuguaglianza ed esclusione sociale, le quali hanno specialmente assunto nuove sfumature di marginalizzazione ed alienazione nelle città europee (Tammaru et al., 2016; Musterd et al., 2017; Dikeç, 2017; Madden, 2021). Inoltre, la pandemia da Covid-19 e la conseguente crisi economica e sociale stanno aggravando codeste disparità. Queste complesse trasformazioni stanno facendo emergere sia i limiti interpretativi delle teorie sociologiche classiche e contemporanee, sia la necessità di teoria sociale. Dunque, questo paper aspira a riflettere sul rapporto tra gli studi postcoloniali e quelli urbani come una prospettiva alternativa per ripensare ed analizzare queste dinamiche. Più precisamente, è centrale la relazione tra l’“esclusione abissale” elaborata da Boaventura de Sousa Santos (2017) e la “marginalizzazione avanzata” proposta da Loic Wacquant (2008). Il primo permette di approfondire le forme estreme di esclusione sociale e disuguaglianza, che spesso sono inesplorate dagli studi di classe e stratificazione sociale. Mentre gli studi di Wacquant permettono di inquadrare questi fenomeni entro le dinamiche, i contesti e la storia dei quartieri, e di considerare le diverse demarcazioni socio-spaziali che esistono e persistono nelle città. Pertanto, il paper è organizzato in tre parti. La prima presenta come l’approccio postcoloniale e la teoria proposta da Santos possano aiutare a reinterrogare le categorie sociologiche. La seconda sezione offre una panoramica degli studi urbani, la prospettiva elaborata da Wacquant, e il loro ruolo nello spiegare le interdipendenze tra il locale e il globale nelle città. Infine, la terza parte spiega perché la combinazione di questi due approcci sia idonea per comprendere le attuali forme di disuguaglianza ed esclusione sociale e, quindi, per immaginare percorsi idonei a “riassemblare” i contesti urbani.
Ripensare l’esclusione sociale e le disuguaglianze nelle città: “esclusione abissale” e “marginalità avanzata / Clerici, Eleonora. - (2022), pp. 413-425.
Ripensare l’esclusione sociale e le disuguaglianze nelle città: “esclusione abissale” e “marginalità avanzata
Eleonora Clerici
Primo
2022
Abstract
Negli ultimi decenni, diversi processi economici, sociali e politici hanno modificato e riconfigurato la struttura dei paesi Occidentali. Questi eventi hanno intensificato ed esacerbato le esistenti forme di disuguaglianza ed esclusione sociale, le quali hanno specialmente assunto nuove sfumature di marginalizzazione ed alienazione nelle città europee (Tammaru et al., 2016; Musterd et al., 2017; Dikeç, 2017; Madden, 2021). Inoltre, la pandemia da Covid-19 e la conseguente crisi economica e sociale stanno aggravando codeste disparità. Queste complesse trasformazioni stanno facendo emergere sia i limiti interpretativi delle teorie sociologiche classiche e contemporanee, sia la necessità di teoria sociale. Dunque, questo paper aspira a riflettere sul rapporto tra gli studi postcoloniali e quelli urbani come una prospettiva alternativa per ripensare ed analizzare queste dinamiche. Più precisamente, è centrale la relazione tra l’“esclusione abissale” elaborata da Boaventura de Sousa Santos (2017) e la “marginalizzazione avanzata” proposta da Loic Wacquant (2008). Il primo permette di approfondire le forme estreme di esclusione sociale e disuguaglianza, che spesso sono inesplorate dagli studi di classe e stratificazione sociale. Mentre gli studi di Wacquant permettono di inquadrare questi fenomeni entro le dinamiche, i contesti e la storia dei quartieri, e di considerare le diverse demarcazioni socio-spaziali che esistono e persistono nelle città. Pertanto, il paper è organizzato in tre parti. La prima presenta come l’approccio postcoloniale e la teoria proposta da Santos possano aiutare a reinterrogare le categorie sociologiche. La seconda sezione offre una panoramica degli studi urbani, la prospettiva elaborata da Wacquant, e il loro ruolo nello spiegare le interdipendenze tra il locale e il globale nelle città. Infine, la terza parte spiega perché la combinazione di questi due approcci sia idonea per comprendere le attuali forme di disuguaglianza ed esclusione sociale e, quindi, per immaginare percorsi idonei a “riassemblare” i contesti urbani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.