Sono da poco trascorsi trecentocinquanta anni dalla pubblicazione del Tractatus theologico-politicus, l’unica opera del tutto originale (i Principia philosophiae Cartesianae possono considerarsi una sorta di commento ai Principia di Descartes), stampata in vita da Spinoza nel 1670, in forma anonima e con luogo e nome di editore fittizi. La storia delle interpretazioni e delle critiche sollevate contro il suo autore, negli anni successivi alla comparsa del libro, è stata in gran parte ricostruita in ampi e documentati volumi sia per quel che riguar- da i diversi temi affrontati, sia per gli autori, le aree geografiche e le diverse epoche. In ogni secolo, in particolare, sembra che la figura e la filosofia di Spinoza siano state ripensate, rielaborate e riproposte secondo formulazioni sempre nuove, declinandone aspetti e riletture di volta in volta differenti. Così, ad esempio, se il secolo XVII ha considerato Spinoza come il te- orico dell’ateismo e di un determinismo assoluto fondato su una fatalis necessitas, il secolo dei Lumi ha insistito sul motivo di un razionalismo ateo, espresso in un linguaggio solo apparentemente misticheggiante. La “riscoperta” di Spinoza nella filosofia dell’Ottocento ha segna- to un decisivo cambiamento di prospettiva rispetto alle interpretazioni precedenti: se per Hegel non si può essere filosofi senza essere spinozi- sti, il secolo dell’idealismo ha scorto nell’Ethica di Spinoza una dimen- sione rivelativa, con l’irruzione di un panteismo cosmico e di una pro- fonda, pervasiva religiosità.
La democrazia anarchica di Spinoza / DI CESARE, Donatella. - (2023), pp. 63-74.
La democrazia anarchica di Spinoza
donatella di cesare
2023
Abstract
Sono da poco trascorsi trecentocinquanta anni dalla pubblicazione del Tractatus theologico-politicus, l’unica opera del tutto originale (i Principia philosophiae Cartesianae possono considerarsi una sorta di commento ai Principia di Descartes), stampata in vita da Spinoza nel 1670, in forma anonima e con luogo e nome di editore fittizi. La storia delle interpretazioni e delle critiche sollevate contro il suo autore, negli anni successivi alla comparsa del libro, è stata in gran parte ricostruita in ampi e documentati volumi sia per quel che riguar- da i diversi temi affrontati, sia per gli autori, le aree geografiche e le diverse epoche. In ogni secolo, in particolare, sembra che la figura e la filosofia di Spinoza siano state ripensate, rielaborate e riproposte secondo formulazioni sempre nuove, declinandone aspetti e riletture di volta in volta differenti. Così, ad esempio, se il secolo XVII ha considerato Spinoza come il te- orico dell’ateismo e di un determinismo assoluto fondato su una fatalis necessitas, il secolo dei Lumi ha insistito sul motivo di un razionalismo ateo, espresso in un linguaggio solo apparentemente misticheggiante. La “riscoperta” di Spinoza nella filosofia dell’Ottocento ha segna- to un decisivo cambiamento di prospettiva rispetto alle interpretazioni precedenti: se per Hegel non si può essere filosofi senza essere spinozi- sti, il secolo dell’idealismo ha scorto nell’Ethica di Spinoza una dimen- sione rivelativa, con l’irruzione di un panteismo cosmico e di una pro- fonda, pervasiva religiosità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Di Cesare_Democrazia-anarchica-di-Spinoza_2023.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
2.72 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.72 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.