Il progetto è l’esito dell’approfondimento esecutivo di uno dei casi studio individuati all’interno di una ricerca universitaria dal titolo “Il museo che cambia. Il ruolo dell'istituzione culturale quale luogo di conoscenze esperite, tra spazio fisico e spazio virtuale. Il caso del Museo Nazionale di Villa Giulia”. Affronta il recupero e la messa in valore di un vecchio dispositivo museografico, uno dei primi esempi di archeologia ricostruttiva in Italia, il cosiddetto tempio di Alatri, edificio edificato nei giardini di Villa Giulia sulla base degli studi dell’archeologo Felice Barnabei, fondatore alla fine del XIX° secolo del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, che giaceva in uno stato di semi abbandono all’interno degli spazi aperti del museo. Su ideazione museologica del direttore del Museo, Valentino Nizzo, il gruppo di ricerca ha tradotto in termini museografici l’idea di recuperare e valorizzare la struttura ripensandone l’interno come “macchina del tempo”, che in un gioco di parole diviene “macchina del tempio”, sorta di dispositivo spazio-temporale capace di riavvolgere il nastro della storia e portare i visitatori a vivere la sensazione di volare sulle antiche città dell’Etruria di cui il sistema di comunicazione multimediale di tipo “immersivo” racconterà la storia. Il progetto ha sviluppato tutto il sistema museografico-allestitivo riconfigurando la fodera interna dello spazio e il sistema di accesso all’ambiente, coordinando gli interventi architettonici con quelli impiantistici, così importanti per questo tipo di progettazione.
La “macchina del tempio”. Allestimento multimediale del tempio di Alatri nei giardini del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma / Grimaldi, Andrea; Ponti, Maria Pia; Ottavino, Valerio; Sansoni, Valeria. - (2022).
La “macchina del tempio”. Allestimento multimediale del tempio di Alatri nei giardini del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma
Andrea Grimaldi
;Maria Pia Ponti;Valerio Ottavino;Valeria Sansoni
2022
Abstract
Il progetto è l’esito dell’approfondimento esecutivo di uno dei casi studio individuati all’interno di una ricerca universitaria dal titolo “Il museo che cambia. Il ruolo dell'istituzione culturale quale luogo di conoscenze esperite, tra spazio fisico e spazio virtuale. Il caso del Museo Nazionale di Villa Giulia”. Affronta il recupero e la messa in valore di un vecchio dispositivo museografico, uno dei primi esempi di archeologia ricostruttiva in Italia, il cosiddetto tempio di Alatri, edificio edificato nei giardini di Villa Giulia sulla base degli studi dell’archeologo Felice Barnabei, fondatore alla fine del XIX° secolo del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, che giaceva in uno stato di semi abbandono all’interno degli spazi aperti del museo. Su ideazione museologica del direttore del Museo, Valentino Nizzo, il gruppo di ricerca ha tradotto in termini museografici l’idea di recuperare e valorizzare la struttura ripensandone l’interno come “macchina del tempo”, che in un gioco di parole diviene “macchina del tempio”, sorta di dispositivo spazio-temporale capace di riavvolgere il nastro della storia e portare i visitatori a vivere la sensazione di volare sulle antiche città dell’Etruria di cui il sistema di comunicazione multimediale di tipo “immersivo” racconterà la storia. Il progetto ha sviluppato tutto il sistema museografico-allestitivo riconfigurando la fodera interna dello spazio e il sistema di accesso all’ambiente, coordinando gli interventi architettonici con quelli impiantistici, così importanti per questo tipo di progettazione.File | Dimensione | Formato | |
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