Documentario "Giocando fuori ruolo. Renato Nicolini"

Il Documentario "Giocando fuori ruolo. Renato Nicolini", ideato dal Preside della Facoltà di Architettura Prof. Orazio Carpenzano, scritto e diretto da Federica Dal Falco, è stato realizzato in occasione della Giornata di studi dedicata alla memoria di Renato Nicolini tenutasi il 2 maggio scorso presso la Facoltà di Architettura sede di Valle Giulia, Il prodotto audiovisivo, a fine esclusivamente didattico, restituisce da diverse angolazioni la complessa figura di Renato Nicolini, assessore alla Cultura del Comune di Roma dal 1976 al 1985. In un momento storico significativo, il suo pensiero teorico ha operato sintesi originali nel segno della molteplicità e di un profondo cambiamento politico e culturale. Interprete colto e raffinato, ma insieme popolare dello spirito del suo tempo, Nicolini ha lasciato un segno profondo che ancora permea il presente, in quanto si tratta di valori che continuano ad agire, proiettandosi nel futuro. Senza alcuna pretesa di esaustività, Giocando fuori ruolo. Renato Nicolini, è un tentativo di ricostruzione degli anni dirimenti di Renato Nicolini, a partire dalla sua formazione di architetto, considerando poi le vicende principali della sua straordinaria invenzione, l’Estate romana. Il documentario è’ stato immaginato e realizzato come una sorta di dialogo tra le testimonianze di importanti personalità, professori, politici, storici, giornalisti, direttori artistici - Gianni Accasto, Ulisse Benedetti, Gianfranco Capitta, Felice Cimatti, Orazio Carpenzano, Vanna Fraticelli, Miguel Gotor, Raimondo Guarino, Franco Purini, Marilù Prati, Walter Tocci - e documenti audiovisivi conservati negli Archivi e nelle cineteche della nostra città. Abbiamo scelto di utilizzare solo queste fonti, spesso non in perfetto stato, come i riferimenti bibliografici di un libro. L’associazione e il montaggio a intarsio tra questi materiali, hanno consentito di tratteggiare, anche con salti temporali, eventi, temi e protagonisti, cercando di evitare un approccio agiografico. Questo mosaico di memorie, sorta di antologia vivente, si struttura in sette capitoli, più o meno brevi, al cui interno emergono questioni di diversa natura legate alla politica e alla cultura, all’architettura, alla poesia e al teatro, agli stili di vita e ai linguaggi di quegli anni. Senza dimenticare le voci dei giovani di allora, le idee e le passioni degli studenti degli anni Settanta. Renato Nicolini, attraverso frammenti video dell’epoca, è sempre presente e partecipa al dialogo, offrendoci da multiformi angolazioni, non solo ricordi o aneddoti, ma l’occasione per riflettere sul fondamentale ruolo della cultura nella nostra contemporaneità.