Questa breve riflessione su la casa di Mediterraneo mira a ri(n)tracciare all’interno del sistema-mondo del Mare Nostrum – quale unità geografica – alcuni aspetti classificabili e quindi applicabili nel campo della composizione architettonica. Il mondo mediterraneo vive in un autentico doppio registro di “forme” e condizioni, di prassi e attitudini, in cui l’immagine di essere in casa si tra- spone in un essere a casa presentando «una dimensione temporale che consente la sedimentazione di esperienze, il lento assorbi- mento delle memorie nelle cose, il paziente processo di adesione del corpo agli oggetti e alla loro posizione». Un territorio di complesse realtà topografi- che in cui ancora una volta è opportuno ri- collocare alcuni significati degli spazi costruiti e non, recuperando aspetti teorici in operazioni dal carattere speculativo privi di “dati” ma ricchi di congetture tra sedimentazioni archeologiche e realtà (quasi) contemporanee.
In possesso di falsi documenti. Operazioni speculative tra il “Mediterraneo” dell’Angelico e di Aris Konstantinidis = In Possession of False Documents. Speculative Operations between the “Mediterraneans” of Fra Angelico and Aris Konstantinidis / Moschetti, Vincenzo. - (2021), pp. 43-67.
In possesso di falsi documenti. Operazioni speculative tra il “Mediterraneo” dell’Angelico e di Aris Konstantinidis = In Possession of False Documents. Speculative Operations between the “Mediterraneans” of Fra Angelico and Aris Konstantinidis
Vincenzo Moschetti
2021
Abstract
Questa breve riflessione su la casa di Mediterraneo mira a ri(n)tracciare all’interno del sistema-mondo del Mare Nostrum – quale unità geografica – alcuni aspetti classificabili e quindi applicabili nel campo della composizione architettonica. Il mondo mediterraneo vive in un autentico doppio registro di “forme” e condizioni, di prassi e attitudini, in cui l’immagine di essere in casa si tra- spone in un essere a casa presentando «una dimensione temporale che consente la sedimentazione di esperienze, il lento assorbi- mento delle memorie nelle cose, il paziente processo di adesione del corpo agli oggetti e alla loro posizione». Un territorio di complesse realtà topografi- che in cui ancora una volta è opportuno ri- collocare alcuni significati degli spazi costruiti e non, recuperando aspetti teorici in operazioni dal carattere speculativo privi di “dati” ma ricchi di congetture tra sedimentazioni archeologiche e realtà (quasi) contemporanee.| File | Dimensione | Formato | |
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