Il contributo prende in esame l’origine e la diffusione dei libri d’ore nell’Italia tardomedievale, sottolineando la maggiore lentezza di affermazione nella penisola di questa tipologia libraria, che nel mondo transalpino era già un bestseller nel XIII secolo. Ulteriori esemplari, ancora sconosciuti, potranno essere identificati grazie a una nuova classificazione, più adeguata al materiale italiano, ma è altrettanto essenziale studiarli nel più ampio quadro degli altri strumenti librari destinati alla devozione personale. I libri d’ore, infatti, si affermano in Italia in un mercato librario ricco di alternative, come indicato da alcuni esempi di cui si propone una prima presentazione. In questo senso appaiono significativi alcuni esempi di un altro bestseller medievale, le Meditationes Vitae Christi, copiati per destinatari laici, oppure inseriti all’interno di codici miscellanei al posto di altri tipi di narrazioni evangeliche. Tali manoscritti, insieme a un codice di tematica apocalittica, contribuiscono ad ampliare il quadro della produzione libraria devozionale nella Firenze della prima metà del Trecento. Questo tipo di manufatti evidenzia, inoltre, come lungo il Trecento, i libri d’ore siano stati realizzati in Italia con grande varietà e originalità, mentre una produzione seriale si è affermata solo alla fine del Quattrocento. Il materiale del pieno Rinascimento, nonostante numerosi studi su singoli ambiti, non era finora stata oggetto di un censimento sistematico ed è a questo strumento, pubblicato in un sito dedicato ai libri d’ore italiani, che si rimanda per poter tracciare in modo più preciso le linee dell’affermazione del libro d’ore quale bestseller anche in Italia.
I libri d'ore e la competizione con altre tipologie di libri per la devozione nell'orizzonte della penisola italiana / Manzari, Francesca. - (2023), pp. 165-185. - ARTE IN QUESTIONE.
I libri d'ore e la competizione con altre tipologie di libri per la devozione nell'orizzonte della penisola italiana
Francesca Manzari
2023
Abstract
Il contributo prende in esame l’origine e la diffusione dei libri d’ore nell’Italia tardomedievale, sottolineando la maggiore lentezza di affermazione nella penisola di questa tipologia libraria, che nel mondo transalpino era già un bestseller nel XIII secolo. Ulteriori esemplari, ancora sconosciuti, potranno essere identificati grazie a una nuova classificazione, più adeguata al materiale italiano, ma è altrettanto essenziale studiarli nel più ampio quadro degli altri strumenti librari destinati alla devozione personale. I libri d’ore, infatti, si affermano in Italia in un mercato librario ricco di alternative, come indicato da alcuni esempi di cui si propone una prima presentazione. In questo senso appaiono significativi alcuni esempi di un altro bestseller medievale, le Meditationes Vitae Christi, copiati per destinatari laici, oppure inseriti all’interno di codici miscellanei al posto di altri tipi di narrazioni evangeliche. Tali manoscritti, insieme a un codice di tematica apocalittica, contribuiscono ad ampliare il quadro della produzione libraria devozionale nella Firenze della prima metà del Trecento. Questo tipo di manufatti evidenzia, inoltre, come lungo il Trecento, i libri d’ore siano stati realizzati in Italia con grande varietà e originalità, mentre una produzione seriale si è affermata solo alla fine del Quattrocento. Il materiale del pieno Rinascimento, nonostante numerosi studi su singoli ambiti, non era finora stata oggetto di un censimento sistematico ed è a questo strumento, pubblicato in un sito dedicato ai libri d’ore italiani, che si rimanda per poter tracciare in modo più preciso le linee dell’affermazione del libro d’ore quale bestseller anche in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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