Le biblioteche nel mondo greco sono note in massima parte grazie alle testimonianze letterarie e/o epigrafiche e, in misura minore, grazie alla ricerca sul terreno. Le fonti, più numerose a partire dall’età ellenistica, denunciano la pluralità di significati, tutti positivi, sottesi alle raccolte di testi: motivo di prestigio per le città e i sovrani, oggetto di opere evergetiche, patrimonio ideologico e culturale, centro di ricerca e di approfondimento scientifico, nonché sede d’eccellenza per la conservazione e la trasmissione del sapere, persino espressione di sacralità. Con l’obiettivo di mettere in risalto l’attività culturale promossa in seno alle biblioteche pubbliche, verranno esaminate, sia dal punto di vista architettonico che storico-ideologico, tre particolari tipologie, tipicamente greche, che non hanno riscontro nel mondo romano: le biblioteche dei ginnasi, quelle degli Asclepieia e quelle all’interno dei santuari delle Muse. Si vedrà come, pur sorgendo in contesti tra di loro differenti e scaturendo ognuna da premesse sue proprie, le tre tipologie siano espressione di un’attività erudita, praticata a diversi livelli e con diversi obiettivi, e come, pur nella loro specificità, tutte e tre le tipologie rimandino a un comune denominatore, culturale e religioso al tempo stesso.
Le biblioteche come centri di cultura nel mondo greco / Caruso, Ada. - (2014), pp. 61-81.
Le biblioteche come centri di cultura nel mondo greco
Caruso Ada
2014
Abstract
Le biblioteche nel mondo greco sono note in massima parte grazie alle testimonianze letterarie e/o epigrafiche e, in misura minore, grazie alla ricerca sul terreno. Le fonti, più numerose a partire dall’età ellenistica, denunciano la pluralità di significati, tutti positivi, sottesi alle raccolte di testi: motivo di prestigio per le città e i sovrani, oggetto di opere evergetiche, patrimonio ideologico e culturale, centro di ricerca e di approfondimento scientifico, nonché sede d’eccellenza per la conservazione e la trasmissione del sapere, persino espressione di sacralità. Con l’obiettivo di mettere in risalto l’attività culturale promossa in seno alle biblioteche pubbliche, verranno esaminate, sia dal punto di vista architettonico che storico-ideologico, tre particolari tipologie, tipicamente greche, che non hanno riscontro nel mondo romano: le biblioteche dei ginnasi, quelle degli Asclepieia e quelle all’interno dei santuari delle Muse. Si vedrà come, pur sorgendo in contesti tra di loro differenti e scaturendo ognuna da premesse sue proprie, le tre tipologie siano espressione di un’attività erudita, praticata a diversi livelli e con diversi obiettivi, e come, pur nella loro specificità, tutte e tre le tipologie rimandino a un comune denominatore, culturale e religioso al tempo stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.