Negli stessi anni in cui la Germania completava la costruzione del Nord Stream 11 e progettava il Nord Stream 22, l’Italia finì nel mirino di quanti l’accusavano di aver instaurato una «relazione privilegiata» con la Federazione Russa (Arbatova, 2011). Secondo tale rappresentazione, questa avrebbe trovato origine negli intensi scambi culturali esistenti tra la nostra penisola e la Russia già nel xviii secolo3. Alla fine del xx secolo, con il collasso del regime sovietico, i rapporti italo-russi avrebbero poi conosciuto una nuova finestra d’opportunità, tanto da spaziare dalla cooperazione politica al commercio, passando per la sostanziale convergenza sulle maggiori questioni internazionali dell’ultimo ventennio. In tal prospettiva, è stato scritto che la relazione tra Italia e Russia sarebbe «uno dei rari casi in cui la definizione di legami “tradizionalmente stretti” non costituirebbe un’esagerazione o un tributo all’etichetta diplomatica» (ivi, p. 5). Una simile rappresentazione non solo è contraddetta dal forte spirito atlantista che da sempre anima l’Italia e dal sostegno che essa ha fornito al governo ucraino dopo il 24 febbraio, ma può essere agevolmente falsificata tramite un più accurato studio delle relazioni tra i due paesi.
Perché la relazione non è mai stata “privilegiata”. Italia e Russia / Natalizia, G.; Morini, M.. - (2023), pp. 93-104.
Perché la relazione non è mai stata “privilegiata”. Italia e Russia
Natalizia G.;
2023
Abstract
Negli stessi anni in cui la Germania completava la costruzione del Nord Stream 11 e progettava il Nord Stream 22, l’Italia finì nel mirino di quanti l’accusavano di aver instaurato una «relazione privilegiata» con la Federazione Russa (Arbatova, 2011). Secondo tale rappresentazione, questa avrebbe trovato origine negli intensi scambi culturali esistenti tra la nostra penisola e la Russia già nel xviii secolo3. Alla fine del xx secolo, con il collasso del regime sovietico, i rapporti italo-russi avrebbero poi conosciuto una nuova finestra d’opportunità, tanto da spaziare dalla cooperazione politica al commercio, passando per la sostanziale convergenza sulle maggiori questioni internazionali dell’ultimo ventennio. In tal prospettiva, è stato scritto che la relazione tra Italia e Russia sarebbe «uno dei rari casi in cui la definizione di legami “tradizionalmente stretti” non costituirebbe un’esagerazione o un tributo all’etichetta diplomatica» (ivi, p. 5). Una simile rappresentazione non solo è contraddetta dal forte spirito atlantista che da sempre anima l’Italia e dal sostegno che essa ha fornito al governo ucraino dopo il 24 febbraio, ma può essere agevolmente falsificata tramite un più accurato studio delle relazioni tra i due paesi.File | Dimensione | Formato | |
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