Nel contributo sono analizzati, partendo dagli aspetti normativi, i compiti del museo, caratterizzato dalle tradizionali funzioni di conservazione, tutela, comunicazione e ricerca scientifica, oggi chiamato anche ad avvicinarsi a modelli di sviluppo economico simili a quelli delle politiche industriali. La liquidità che oggi investe il museo e le sue attività è ricondotta in primo luogo dalla necessità di rispondere ai bisogni della società liquida, dai legami mutevoli, offrendo la possibilità di coniugarsi anche con le esigenze dettate dal modello di sviluppo economico a cui è chiamato ad adeguarsi. È analizzato il museo liquido, frutto di una evoluzione storica, definendone le potenzialità e i rischi che ne possono derivare, mettendo in luce il suo rapporto con le mostre temporanee. È inoltre proposta una nuova definizione di liquidità, analizzando i prodotti informatici, impiegati al giorno d’oggi nell’ambito museale, e le arti contemporanee. Tali produzioni sono assimilate al tentativo, attuato dall’uomo, di imitare la natura nella sua potenza generatrice e non nell’aspetto delle cose. Nonostante questa aspirazione sia rintracciata a partire dal XX secolo, concetti alla base della definizione di liquidità sono riscontrati nel pensiero di Eraclito e di Pitagora, quali il continuo cambiamento e la base numerica nel funzionamento dell’universo, ai quali va aggiunta la questione relativa al tempo. Sono ravvisati, dunque, legami sostanziali con i pensieri e i prodotti culturali del passato, dimostrando la dimensione storica della liquidità, specchio della società che la produce e, al tempo stesso, risultato del percorso compiuto dall’Umanità durante tutta la sua esistenza.
Il museo liquido e la definizione del concetto di liquidità: evoluzione storica, potenzialità e rischi dell’istituzione museale / Ramadori, Michela. - (2022), pp. 189-202.
Il museo liquido e la definizione del concetto di liquidità: evoluzione storica, potenzialità e rischi dell’istituzione museale
michela ramadori
2022
Abstract
Nel contributo sono analizzati, partendo dagli aspetti normativi, i compiti del museo, caratterizzato dalle tradizionali funzioni di conservazione, tutela, comunicazione e ricerca scientifica, oggi chiamato anche ad avvicinarsi a modelli di sviluppo economico simili a quelli delle politiche industriali. La liquidità che oggi investe il museo e le sue attività è ricondotta in primo luogo dalla necessità di rispondere ai bisogni della società liquida, dai legami mutevoli, offrendo la possibilità di coniugarsi anche con le esigenze dettate dal modello di sviluppo economico a cui è chiamato ad adeguarsi. È analizzato il museo liquido, frutto di una evoluzione storica, definendone le potenzialità e i rischi che ne possono derivare, mettendo in luce il suo rapporto con le mostre temporanee. È inoltre proposta una nuova definizione di liquidità, analizzando i prodotti informatici, impiegati al giorno d’oggi nell’ambito museale, e le arti contemporanee. Tali produzioni sono assimilate al tentativo, attuato dall’uomo, di imitare la natura nella sua potenza generatrice e non nell’aspetto delle cose. Nonostante questa aspirazione sia rintracciata a partire dal XX secolo, concetti alla base della definizione di liquidità sono riscontrati nel pensiero di Eraclito e di Pitagora, quali il continuo cambiamento e la base numerica nel funzionamento dell’universo, ai quali va aggiunta la questione relativa al tempo. Sono ravvisati, dunque, legami sostanziali con i pensieri e i prodotti culturali del passato, dimostrando la dimensione storica della liquidità, specchio della società che la produce e, al tempo stesso, risultato del percorso compiuto dall’Umanità durante tutta la sua esistenza.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Ramadori_Il-museo-liquido_2022.pdf
solo gestori archivio
Note: Saggio principale
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.08 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.08 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.