The peace talks hosted by Pope Nicholas V in Rome from the autumn of 1453 to the spring of 1454 aimed to achieve a series of results: to put an end to the war that opposed, in two opposing blocs, the major Italian states, to consolidate the papal authority (at the same time mediating between the contenders and the party to the dispute) and - once the war phase was over - to proceed with the organization of the crusade against the conquering Ottomans of the Byzantine Empire. Through the reading of the unpublished correspondence of the Florentine ambassadors Bernardo Giugni and Giannozzo Pitti, the plot of a project as ambitious as it is difficult to achieve unfolds, hampered by the personality of the diplomatic representatives accredited to Rome, by the internal difficulties of their domains in which political actors were struggling, by the need (not always kept under control) to manage the flow of information entering and leaving Rome. Through the testimony of two of the protagonists of the semester of negotiations, the contribution extensively reconstructs the troubled phases that preceded the signing of the peace of Lodi.

I colloqui di pace ospitati dal papa Niccolò V a Roma dall'autunno del 1453 alla primavera del 1454 miravano a conseguire una serie di risultati: porre fine alla guerra che opponeva, in due blocchi contrapposti, i maggiori stati italiani, consolidare l'autorità pontificia (allo stesso tempo mediatrice tra i contendenti e parte in causa) e - una volta superata la fase bellica - procedere all'organizzazione della crociata contro gli Ottomani conquistatori dell'impero bizantino. Attraverso la lettura del carteggio inedito degli ambasciatori fiorentini Bernardo Giugni e Giannozzo Pitti si dipana la trama di un progetto tanto ambizioso quanto di difficile realizzazione, ostacolato dalla personalità dei rappresentanti diplomatici accreditati a Roma, dalle difficoltà interne ai propri domini in cui si dibattevano gli attori politici, dalla necessità (non sempre tenuta sotto controllo) di gestire il flusso delle informazioni in ingresso e in uscita da Roma. Mediante la testimonianza di due tra i protagonisti del semestre di trattative, il contributo ricostruisce capillarmente le fasi travagliate che precedettero la sottoscrizione della pace di Lodi.

La politica di Niccolò V e la pace d'Italia nel carteggio degli ambasciatori fiorentini a Roma (ottobre 1453-marzo 1454) / Plebani, Eleonora. - (2023), pp. 31-57.

La politica di Niccolò V e la pace d'Italia nel carteggio degli ambasciatori fiorentini a Roma (ottobre 1453-marzo 1454)

Plebani, Eleonora
2023

Abstract

The peace talks hosted by Pope Nicholas V in Rome from the autumn of 1453 to the spring of 1454 aimed to achieve a series of results: to put an end to the war that opposed, in two opposing blocs, the major Italian states, to consolidate the papal authority (at the same time mediating between the contenders and the party to the dispute) and - once the war phase was over - to proceed with the organization of the crusade against the conquering Ottomans of the Byzantine Empire. Through the reading of the unpublished correspondence of the Florentine ambassadors Bernardo Giugni and Giannozzo Pitti, the plot of a project as ambitious as it is difficult to achieve unfolds, hampered by the personality of the diplomatic representatives accredited to Rome, by the internal difficulties of their domains in which political actors were struggling, by the need (not always kept under control) to manage the flow of information entering and leaving Rome. Through the testimony of two of the protagonists of the semester of negotiations, the contribution extensively reconstructs the troubled phases that preceded the signing of the peace of Lodi.
2023
Niccolò V: allegorie di un pontefice
9788885800298
I colloqui di pace ospitati dal papa Niccolò V a Roma dall'autunno del 1453 alla primavera del 1454 miravano a conseguire una serie di risultati: porre fine alla guerra che opponeva, in due blocchi contrapposti, i maggiori stati italiani, consolidare l'autorità pontificia (allo stesso tempo mediatrice tra i contendenti e parte in causa) e - una volta superata la fase bellica - procedere all'organizzazione della crociata contro gli Ottomani conquistatori dell'impero bizantino. Attraverso la lettura del carteggio inedito degli ambasciatori fiorentini Bernardo Giugni e Giannozzo Pitti si dipana la trama di un progetto tanto ambizioso quanto di difficile realizzazione, ostacolato dalla personalità dei rappresentanti diplomatici accreditati a Roma, dalle difficoltà interne ai propri domini in cui si dibattevano gli attori politici, dalla necessità (non sempre tenuta sotto controllo) di gestire il flusso delle informazioni in ingresso e in uscita da Roma. Mediante la testimonianza di due tra i protagonisti del semestre di trattative, il contributo ricostruisce capillarmente le fasi travagliate che precedettero la sottoscrizione della pace di Lodi.
Roma; Firenze; diplomazia; Quattrocento; pace di Lodi
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La politica di Niccolò V e la pace d'Italia nel carteggio degli ambasciatori fiorentini a Roma (ottobre 1453-marzo 1454) / Plebani, Eleonora. - (2023), pp. 31-57.
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