Il confronto permanente con il pensiero antico di conoscenza e dialogo svela nel mondo d’oggi la rilevanza di appellarsi ancora al discorso in una maniera che risulta utile a chiarire gli stessi limiti epistemologici di certe discipline, per discutere infine sulla filosofia, sul metodo scientifico e sulla storia della cultura scientifica. Infatti, a partire soprattutto dalla filosofia antica, si stabiliscono nel tempo dei momenti nei quali si è portati a seguire una marcata significazione che conduce all’epistemologia e a una versione differenziata dei saperi evidenziati dal corso delle/nelle materie filosofiche e scientifiche. In particolare il dialogo stesso si rappresenta come pratica sociale, oltre che letteraria. Ciò si compie quasi naturalmente e a partire dai principali pensatori e filosofi greci che fronteggiano in prospettiva una critica progressiva al modello idealistico anche se mantengono i suoi riferimenti più generali. Una attenzione particolare va rivolta alla logica minore (che studia le leggi del pensiero) e alla definizione del discorso intrapreso dalla sociologia della conoscenza che introduce anche la necessità nel secolo scorso di imporre una liberazione del pensiero e della storia delle idee dalla soggezione nei confronti dell’uomo, dalla sua stessa esperienza culturale e cioè dalla sua mera soggettività. Il problema era quello di descrivere dei discorsi i quali formano insiemi che prendono il nome di medicina, economia politica o biologia, sociologia etc.; per studiare il formarsi degli stessi, al di là delle teorie e dei libri, attraverso una archeologia del sapere che mostra le sue identificazioni anche nel pensiero sociologico scientifico.
Epistemologia e sociologia del conoscere / Rinzivillo, Guglielmo. - (2023), pp. 1-142.
Epistemologia e sociologia del conoscere
Guglielmo Rinzivillo
2023
Abstract
Il confronto permanente con il pensiero antico di conoscenza e dialogo svela nel mondo d’oggi la rilevanza di appellarsi ancora al discorso in una maniera che risulta utile a chiarire gli stessi limiti epistemologici di certe discipline, per discutere infine sulla filosofia, sul metodo scientifico e sulla storia della cultura scientifica. Infatti, a partire soprattutto dalla filosofia antica, si stabiliscono nel tempo dei momenti nei quali si è portati a seguire una marcata significazione che conduce all’epistemologia e a una versione differenziata dei saperi evidenziati dal corso delle/nelle materie filosofiche e scientifiche. In particolare il dialogo stesso si rappresenta come pratica sociale, oltre che letteraria. Ciò si compie quasi naturalmente e a partire dai principali pensatori e filosofi greci che fronteggiano in prospettiva una critica progressiva al modello idealistico anche se mantengono i suoi riferimenti più generali. Una attenzione particolare va rivolta alla logica minore (che studia le leggi del pensiero) e alla definizione del discorso intrapreso dalla sociologia della conoscenza che introduce anche la necessità nel secolo scorso di imporre una liberazione del pensiero e della storia delle idee dalla soggezione nei confronti dell’uomo, dalla sua stessa esperienza culturale e cioè dalla sua mera soggettività. Il problema era quello di descrivere dei discorsi i quali formano insiemi che prendono il nome di medicina, economia politica o biologia, sociologia etc.; per studiare il formarsi degli stessi, al di là delle teorie e dei libri, attraverso una archeologia del sapere che mostra le sue identificazioni anche nel pensiero sociologico scientifico.File | Dimensione | Formato | |
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