A partire dal romanzo di Coe, e da una lucida autoanalisi del proprio agire quotidiano, si propone in questo articolo una riflessione sul mestiere di “critico letterario” o di “intellettuale”. Nell’intervento vengono messe in evidenza le dinamiche esistenziali, etiche e politiche che si celano dietro il gesto dello scrivere saggi “scientifici”. Quello che emerge, dalla scrittura metamorfica del brano, è una implicita proposta per la creazione di nuove forme di umanesimo.
Una narrazione sul saggio critico. Riflessioni (politiche, etiche ed autobiografiche) sulla critica letteraria a partire da "L’amore non guasta" di Jonathan Coe / Li Causi, Pietro. - (2007), pp. 41-56.
Una narrazione sul saggio critico. Riflessioni (politiche, etiche ed autobiografiche) sulla critica letteraria a partire da "L’amore non guasta" di Jonathan Coe
Li Causi, Pietro
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2007
Abstract
A partire dal romanzo di Coe, e da una lucida autoanalisi del proprio agire quotidiano, si propone in questo articolo una riflessione sul mestiere di “critico letterario” o di “intellettuale”. Nell’intervento vengono messe in evidenza le dinamiche esistenziali, etiche e politiche che si celano dietro il gesto dello scrivere saggi “scientifici”. Quello che emerge, dalla scrittura metamorfica del brano, è una implicita proposta per la creazione di nuove forme di umanesimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.