La mostra “La mummia di Ramses. Il faraone immortale” raccoglie una sfida che è legata ai più recenti sviluppi della ricerca archeologica – la documentazione in 3D e lo studio della materia organica – ovvero se sia possibile realizzare una copia di un reperto così delicato e deperibile come una mummia. Lo staff del Museo VOEM e quello del Centro Interdipartimentale FabLab “SAPeri&Co” di Sapienza ci sono riusciti, sviluppando delle procedure tecniche e conservative che hanno armonizzato la tecnologia più sofisticata con interventi artistici digitali e manuali di altissima qualità (§ 4). Lo scopo è stato quello di ricreare la mummia nel suo aspetto esteriore il più possibile simile al vero, anche per affrontare quei problemi di conservazione che caratterizzano questi reperti. È stata quindi appositamente prodotta un’epidermide artificiale, costituita da materia organica (nanocellusa). Prima è stato necessario ricostruire il volume del corpo affusolato, divenuto iconico, di Ramses, la cui mummia originale è – per gli studiosi, ma anche per il grande pubblico – equiparabile ad una sacra reliquia (oggi nel nuovissimo Grand Egyptian Museum del Cairo).
Design come medium tra passato e presente / Lucibello, Sabrina. - (2023), pp. 41-43.
Design come medium tra passato e presente
Sabrina Lucibello
Writing – Original Draft Preparation
2023
Abstract
La mostra “La mummia di Ramses. Il faraone immortale” raccoglie una sfida che è legata ai più recenti sviluppi della ricerca archeologica – la documentazione in 3D e lo studio della materia organica – ovvero se sia possibile realizzare una copia di un reperto così delicato e deperibile come una mummia. Lo staff del Museo VOEM e quello del Centro Interdipartimentale FabLab “SAPeri&Co” di Sapienza ci sono riusciti, sviluppando delle procedure tecniche e conservative che hanno armonizzato la tecnologia più sofisticata con interventi artistici digitali e manuali di altissima qualità (§ 4). Lo scopo è stato quello di ricreare la mummia nel suo aspetto esteriore il più possibile simile al vero, anche per affrontare quei problemi di conservazione che caratterizzano questi reperti. È stata quindi appositamente prodotta un’epidermide artificiale, costituita da materia organica (nanocellusa). Prima è stato necessario ricostruire il volume del corpo affusolato, divenuto iconico, di Ramses, la cui mummia originale è – per gli studiosi, ma anche per il grande pubblico – equiparabile ad una sacra reliquia (oggi nel nuovissimo Grand Egyptian Museum del Cairo).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.