The main topic of this paper is the question whether a secret partnership of legal and natural persons can be adjudicated bankrupt (fallita). The paper is based on company rules contained in the Italian Civil Code (Section 2361, par, 2, and Section 2384), and on some rules of the Italian Bankruptcy Act (Section 147). These rules are newly introduced (2003 and 2006) into the Italian system. The paper proposes an interpretation of these rules attentive not only to textual data, but also to the interests concerned by the rules and, therefore, to the function of the rules themselves. The conclusion is that a secret partnership of legal and natural persons can be adjudicated bankrupt.

Il lavoro si inserisce in un'opera collettanea con vocazione principalmente, ma non esclusivamente, didattica. La prima parte dell'opera raccoglie un ricco repertorio di liti per ognuna delle quali si propone una soluzione indicando i relativi riferimenti normativi. La seconda parte dell'opera contiene alcuni commenti di sentenze che offrono l'occasione per dare conto dello stile delle motivazioni dei giudici italiani caratterizzato dalla mancanza di una precisa e formalizzata regola di progressione. Nel contributo qui sintetizzato si sottolinea come spesso i giudici , tra più soluzioni astrattamente percorribili, scelgano quella che ritengono soddisfare al meglio le classi di interessi coinvolte nella lite. Nello specifico, la soluzione del caso si basa su una lettura coordinata di norme societarie, contenute nel codice civile (artt. 2361, 2° comma e 2384), e norme della legge fallimentare (art. 147) al fine di dichiarare o meno il fallimento di una società occulta tra persone fisiche e società di capitali. Si tratta di un coordinamento reso non agevole dalla circostanza che le norme da applicare per la soluzione della lite sono di nuova introduzione nell'ordinamento italiano risalendo, rispettivamente, alla riforma organica del diritto delle società di capitali e cooperative (2003-2004) e della legge fallimentare (2006-2007). Nel lavoro si propone una lettura di queste regole, per alcuni versi divergente da quella fornita dai giudici, attenta non solo al dato testuale, ma anche agli interessi coinvolti dalle norme e, quindi, alla funzione delle norme medesime.

Il fallimento della società occulta tra società di capitali. Riferibilità dell'impresa e partecipazione di società di capitali a società di persone / Garcea, Maura. - STAMPA. - III(2010), pp. 170-181.

Il fallimento della società occulta tra società di capitali. Riferibilità dell'impresa e partecipazione di società di capitali a società di persone.

GARCEA, MAURA
2010

Abstract

The main topic of this paper is the question whether a secret partnership of legal and natural persons can be adjudicated bankrupt (fallita). The paper is based on company rules contained in the Italian Civil Code (Section 2361, par, 2, and Section 2384), and on some rules of the Italian Bankruptcy Act (Section 147). These rules are newly introduced (2003 and 2006) into the Italian system. The paper proposes an interpretation of these rules attentive not only to textual data, but also to the interests concerned by the rules and, therefore, to the function of the rules themselves. The conclusion is that a secret partnership of legal and natural persons can be adjudicated bankrupt.
2010
Questioni e casi di diritto commerciale.
9788813302696
Il lavoro si inserisce in un'opera collettanea con vocazione principalmente, ma non esclusivamente, didattica. La prima parte dell'opera raccoglie un ricco repertorio di liti per ognuna delle quali si propone una soluzione indicando i relativi riferimenti normativi. La seconda parte dell'opera contiene alcuni commenti di sentenze che offrono l'occasione per dare conto dello stile delle motivazioni dei giudici italiani caratterizzato dalla mancanza di una precisa e formalizzata regola di progressione. Nel contributo qui sintetizzato si sottolinea come spesso i giudici , tra più soluzioni astrattamente percorribili, scelgano quella che ritengono soddisfare al meglio le classi di interessi coinvolte nella lite. Nello specifico, la soluzione del caso si basa su una lettura coordinata di norme societarie, contenute nel codice civile (artt. 2361, 2° comma e 2384), e norme della legge fallimentare (art. 147) al fine di dichiarare o meno il fallimento di una società occulta tra persone fisiche e società di capitali. Si tratta di un coordinamento reso non agevole dalla circostanza che le norme da applicare per la soluzione della lite sono di nuova introduzione nell'ordinamento italiano risalendo, rispettivamente, alla riforma organica del diritto delle società di capitali e cooperative (2003-2004) e della legge fallimentare (2006-2007). Nel lavoro si propone una lettura di queste regole, per alcuni versi divergente da quella fornita dai giudici, attenta non solo al dato testuale, ma anche agli interessi coinvolti dalle norme e, quindi, alla funzione delle norme medesime.
fallimento; interposizione nell'esercizio dell'impresa; società occulta
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il fallimento della società occulta tra società di capitali. Riferibilità dell'impresa e partecipazione di società di capitali a società di persone / Garcea, Maura. - STAMPA. - III(2010), pp. 170-181.
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