Competenze professionali e rappresentazioni sociali del lavoro:spunti di riflessione nel confronto degli interventi: “Tuscia Integra Relatium Distretti” e “Percorsi di Orientamento”.

Il volume nasce dall’interesse di applicare le teorie (Mosco- vici, 1961; Farr e Moscovici, 1984; Jodelet, 1989; Abric, 1994, 2003) e le metodologie d’indagine della psicologia sociale (de Rosa, 1990; Mazzara, 2002) alle problematiche, risorse e poten- zialità dei soggetti in condizioni di svantaggio sociale. Tale in- teresse ha favorito lo sviluppo di due progetti che da un lato hanno permesso di cogliere la poliedricità di diversi attori socia- li e dall’altro lato hanno costituito una valida occasione di valo- rizzazione delle loro risorse umane e professionali. I progetti, svolti nel corso dell’anno 2008, hanno posto in re- te Enti, Istituzioni, Organizzazioni locali (Pombeni, 1990; Al- banese e Bocci, 2009), generando sinergie in grado di sostenere percorsi di orientamento al lavoro in target differenziati quali: ― gli utenti dei Sert della provincia di Viterbo ―ex alcoli- sti ed ex tossicodipendenti―, partecipanti al progetto “Tuscia Integra Relatium Distretti”; ― i detenuti dei reparti giudiziario e penale della Casa Circondariale di Mammagialla (Viterbo), partecipanti al progetto “Percorsi di Orientamento”. In entrambi i progetti la fase di orientamento è stata affidata alla Associazione di volontariato Caritas “Emmaus” onlus Ser- vizio di Orientamento al Lavoro della Caritas Diocesana di Vi- terbo, nell’ambito di partenariati più ampi1. I ricercatori hanno operato nei due progetti in veste di orientatori professionali. I percorsi di orientamento hanno facilitato l’inserimento la- vorativo di alcuni dei partecipanti; ciò è avvenuto sia mediante il ricorso a figure professionali specializzate (il broker del pro- getto “Tuscia Integra Relatium Distretti”), sia autonomamente (detenuti che dopo aver partecipato al progetto “Percorsi di O- rientamento” e raggiunto il fine–pena hanno cercato e trovato personalmente lavoro).