Gli autori definiscono l’ipovisione: danno visivo non corregibile per mezzo dei comuni occhiali da vista o lenti a contatto e come una situazione patologica che interferisce con la capacità di adempiere alle normalità attività quotidiane. I soggetti ipovedenti possono comunque trovare beneficio nell’uso di particolari strumenti ottici e non ottici e per mezzo di specifiche tecniche riabilitative. Quindi viene evidenziata l’importanza di un accurato esame della funzione visiva basato principalmente sulla valutazioni di: contrasto limite, risoluzione e campo visivo. In base a tali accertamenti sarà possibile classificare i soggetti ipovedenti facendo riferimento al testo di legge (riportato) n. 138 del 3 Aprile 2001: Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici.
Le minorazioni visive / Pescosolido, Nicola; Fantozzi, N.. - STAMPA. - (2002), pp. 19-26.
Le minorazioni visive
PESCOSOLIDO, Nicola;
2002
Abstract
Gli autori definiscono l’ipovisione: danno visivo non corregibile per mezzo dei comuni occhiali da vista o lenti a contatto e come una situazione patologica che interferisce con la capacità di adempiere alle normalità attività quotidiane. I soggetti ipovedenti possono comunque trovare beneficio nell’uso di particolari strumenti ottici e non ottici e per mezzo di specifiche tecniche riabilitative. Quindi viene evidenziata l’importanza di un accurato esame della funzione visiva basato principalmente sulla valutazioni di: contrasto limite, risoluzione e campo visivo. In base a tali accertamenti sarà possibile classificare i soggetti ipovedenti facendo riferimento al testo di legge (riportato) n. 138 del 3 Aprile 2001: Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.