La gestione del rischio di credito da parte della banca può avvenire con due modalità: riduzione del rischio medianti interventi sulle caratteristiche delle singole esposizioni e del portafoglio; ottimizzazione del profilo rischio-rendimento del portafoglio in un’ottica di dimensionamento e allocazione efficiente del capitale. In quest’ultimo caso le banche sono chiamate a perfezionare modelli di gestione del reddito degli attivi introducendo in essi la consapevolezza del rischio. In tal senso si collocano le tecniche di credti risk transfer che hanno rappresentano importanti leve operative attraverso le quali si è andata affermando una gestione dinamica del portafoglio. Trattasi, tuttavia di strumenti la cui rischiosità se non adeguatamente individuata, misurata, gestita e, soprattutto, comunicata al mercato, può generare grosse perdite per il singolo intermediario e/o per il sistema finanziario, come è avvenuto nella crisi del 2007 originatasi negli Stati Uniti e trasmessa alle banche europee. In tale prospettiva il presente lavoro ha analizzato la genesi, le modalità operative tipiche del modello di business orientato alla gestione attiva del portafoglio crediti, valutato i nessi di casualità esistenti tra lo shock subprime, i rischi e la gestione dinamica del credito ed esaminato la disclosure del rischio di credito realizzata dagli intermediari bancari.
La gestione attiva del portafoglio crediti: opportunità, inefficienze e disclosure / Leone, Paola. - STAMPA. - 2(2009), pp. 491-518.
La gestione attiva del portafoglio crediti: opportunità, inefficienze e disclosure
LEONE, Paola
2009
Abstract
La gestione del rischio di credito da parte della banca può avvenire con due modalità: riduzione del rischio medianti interventi sulle caratteristiche delle singole esposizioni e del portafoglio; ottimizzazione del profilo rischio-rendimento del portafoglio in un’ottica di dimensionamento e allocazione efficiente del capitale. In quest’ultimo caso le banche sono chiamate a perfezionare modelli di gestione del reddito degli attivi introducendo in essi la consapevolezza del rischio. In tal senso si collocano le tecniche di credti risk transfer che hanno rappresentano importanti leve operative attraverso le quali si è andata affermando una gestione dinamica del portafoglio. Trattasi, tuttavia di strumenti la cui rischiosità se non adeguatamente individuata, misurata, gestita e, soprattutto, comunicata al mercato, può generare grosse perdite per il singolo intermediario e/o per il sistema finanziario, come è avvenuto nella crisi del 2007 originatasi negli Stati Uniti e trasmessa alle banche europee. In tale prospettiva il presente lavoro ha analizzato la genesi, le modalità operative tipiche del modello di business orientato alla gestione attiva del portafoglio crediti, valutato i nessi di casualità esistenti tra lo shock subprime, i rischi e la gestione dinamica del credito ed esaminato la disclosure del rischio di credito realizzata dagli intermediari bancari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.