Il centro abitato di Calitri in Irpinia, provincia di Avellino, sorge sulla sommità di un rilievo collinare orientato circa EW e posto in sinistra idrografica del Fiume Ofanto, che lo delimita a sud scorrendo parallelamente ad esso. A nord il rilievo è delimitato dal torrente Cortino, affluente di sinistra del Fiume Ofanto, che scorre con andamento EW nel suo primo tratto per poi deviare in direzione circa NS, prima della confluenza con l’Ofanto. Ad ovest la stessa dorsale risulta interrotta dal corso del Fosso Cupo che presenta un andamento circa NS per confluire in sinistra del torrente Orato, a sua volta affluente di sinistra dell’Ofanto. Le quote alle quali è posto il centro abitato di Calitri variano da 653 m s.l.m. ad est, nel punto sommitale del paese vecchio, a 622 m s.l.m. ad ovest, nella zona detta del Mattatoio e nella località di Piano Pittoli, sede dell’abitato nuovo. I primi insediamenti antropici nell’area attualmente occupata dal centro abitato di Calitri risalgono ad epoche molto antiche; pare, infatti, che le numerose caverne oggi inglobate nelle abitazioni fossero utilizzate come riparo già nel neolitico e costituissero un primitivo nucleo abitato. Le prime notizie storiche sull’abitato di Calitri si hanno in modo indiretto, con riferimento alla storia del vicino centro abitato di Conza della Campania (allora Compsa), in epoca romana e sono riportate da Tito Livio (59 a.C. - 17 d. C.) nell’opera storiografica Ab urbe condita (XXIII volume). Nel medioevo Calitri ebbe una notevole importanza strategico-militare grazie alla sua posizione dominante sulla valle dell’Ofanto fino al Vulture ed al confine campano-lucano e grazie alla presenza del castello fortificato. Già nella seconda metà del XV secolo si ha testimonianza di un esteso centro urbano con circa 1200 abitanti, denominato “La Terra”, caratterizzato da vicoli angusti, saliscendi e ripide gradinate. Al 1561 risale la prima testimonianza storica di un evento sismico che ha severamente danneggiato Calitri, seguita da numerose altre che si sono susseguite, spesso causando vittime, dalla fine del XVII secolo (1688, 1699 e 1694), all’inizio del XIX secolo (1805) fino allo scorso secolo (1910, 1980).
Calitri 1980 / Martino, Salvatore. - (2022), pp. 411-416.
Calitri 1980
Salvatore Martino
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2022
Abstract
Il centro abitato di Calitri in Irpinia, provincia di Avellino, sorge sulla sommità di un rilievo collinare orientato circa EW e posto in sinistra idrografica del Fiume Ofanto, che lo delimita a sud scorrendo parallelamente ad esso. A nord il rilievo è delimitato dal torrente Cortino, affluente di sinistra del Fiume Ofanto, che scorre con andamento EW nel suo primo tratto per poi deviare in direzione circa NS, prima della confluenza con l’Ofanto. Ad ovest la stessa dorsale risulta interrotta dal corso del Fosso Cupo che presenta un andamento circa NS per confluire in sinistra del torrente Orato, a sua volta affluente di sinistra dell’Ofanto. Le quote alle quali è posto il centro abitato di Calitri variano da 653 m s.l.m. ad est, nel punto sommitale del paese vecchio, a 622 m s.l.m. ad ovest, nella zona detta del Mattatoio e nella località di Piano Pittoli, sede dell’abitato nuovo. I primi insediamenti antropici nell’area attualmente occupata dal centro abitato di Calitri risalgono ad epoche molto antiche; pare, infatti, che le numerose caverne oggi inglobate nelle abitazioni fossero utilizzate come riparo già nel neolitico e costituissero un primitivo nucleo abitato. Le prime notizie storiche sull’abitato di Calitri si hanno in modo indiretto, con riferimento alla storia del vicino centro abitato di Conza della Campania (allora Compsa), in epoca romana e sono riportate da Tito Livio (59 a.C. - 17 d. C.) nell’opera storiografica Ab urbe condita (XXIII volume). Nel medioevo Calitri ebbe una notevole importanza strategico-militare grazie alla sua posizione dominante sulla valle dell’Ofanto fino al Vulture ed al confine campano-lucano e grazie alla presenza del castello fortificato. Già nella seconda metà del XV secolo si ha testimonianza di un esteso centro urbano con circa 1200 abitanti, denominato “La Terra”, caratterizzato da vicoli angusti, saliscendi e ripide gradinate. Al 1561 risale la prima testimonianza storica di un evento sismico che ha severamente danneggiato Calitri, seguita da numerose altre che si sono susseguite, spesso causando vittime, dalla fine del XVII secolo (1688, 1699 e 1694), all’inizio del XIX secolo (1805) fino allo scorso secolo (1910, 1980).File | Dimensione | Formato | |
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