Riplasmazioni demoniaco-stregonesche in un territorio liminare. Note etnografiche

Obiettivo di questo contributo è l’analisi di alcune forme in cui elementi demoniaci connessi alla fondazione del culto micaelico della grotta-santuario al Monte Tancia – ascrivibili alla lotta tra un drago e l’arcangelo Michele – si sono sedimentati nella “cultura popolare” pres- so alcune aree del territorio, evidenziandone mutazioni, riplasmazioni, risemantizzazioni e i modi in cui persistenze e connessioni con il passato più remoto riaffiorano in nuove istanze. Il saggio prende le mosse da una breve campagna etnografica condotta nell’estate del 2016 durante la quale sono state indagate fonti orali2 tramite interviste e incontri informali con alcuni abitanti di Pog- gio Mirteto, Roccantica, Catino, Poggio Catino e Montopoli di Sabina, centri fortemente interessati dal culto della grotta micaelica assieme a Monte San Giovanni in Sabina, Casperia, Montenero Sabino, Salisano, Bocchignano