Le note raccolte da maestre e maestri nei “Giornali della classe” si muovono tra cronaca scolastica, memoria locale (e autobiografica) e propaganda di regime rivelando, nella loro pluralità, il quadro complesso ed eterogeneo della scuola italiana in un periodo cruciale per l’alfabetizzazione. A documentarlo è la scrittura degli insegnanti, frutto di un comune atteggiamento educativo e di un progetto ideologico (più o meno) condiviso, di cui si delinea la fisionomia in un genere finora non indagato in chiave storico-linguistica. Il corpus di 445 Registri (1924-1961) di scuole, anche rurali, per lo più dell’Italia centro-meridionale, mostra una lingua composita, riflesso del contesto storico-politico, sociale, professionale e umano testimoniato nei contenuti che sono ripercorsi per il loro interesse sociolinguistico. Tratti burocratici, italiano scolastico, enfasi retorica, linguaggio di regime, letterarietà convivono e si intrecciano con modi colloquiali, l’affettività della lingua denuncia il coinvolgimento emotivo e l’impegno totalizzante nel proprio mestiere. Accanto agli spunti di riflessione sulla norma linguistica adottata e proposta agli allievi, i Giornali ci offrono immagini nitide della scuola nel suo farsi quotidiano, “raccontata” dai maestri anche per la didattica dell’italiano praticata sui banchi di tante aule della penisola.

«Ti congedo, o mio libro». Lingua e stile dei maestri nei Giornali della classe del primo Novecento / Cantoni, Paola. - (2023), pp. 1-335.

«Ti congedo, o mio libro». Lingua e stile dei maestri nei Giornali della classe del primo Novecento

Paola Cantoni
2023

Abstract

Le note raccolte da maestre e maestri nei “Giornali della classe” si muovono tra cronaca scolastica, memoria locale (e autobiografica) e propaganda di regime rivelando, nella loro pluralità, il quadro complesso ed eterogeneo della scuola italiana in un periodo cruciale per l’alfabetizzazione. A documentarlo è la scrittura degli insegnanti, frutto di un comune atteggiamento educativo e di un progetto ideologico (più o meno) condiviso, di cui si delinea la fisionomia in un genere finora non indagato in chiave storico-linguistica. Il corpus di 445 Registri (1924-1961) di scuole, anche rurali, per lo più dell’Italia centro-meridionale, mostra una lingua composita, riflesso del contesto storico-politico, sociale, professionale e umano testimoniato nei contenuti che sono ripercorsi per il loro interesse sociolinguistico. Tratti burocratici, italiano scolastico, enfasi retorica, linguaggio di regime, letterarietà convivono e si intrecciano con modi colloquiali, l’affettività della lingua denuncia il coinvolgimento emotivo e l’impegno totalizzante nel proprio mestiere. Accanto agli spunti di riflessione sulla norma linguistica adottata e proposta agli allievi, i Giornali ci offrono immagini nitide della scuola nel suo farsi quotidiano, “raccontata” dai maestri anche per la didattica dell’italiano praticata sui banchi di tante aule della penisola.
2023
9788876679919
giornale della classe; registro scolastico; Novecento; lingua; stile; Maestri
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
«Ti congedo, o mio libro». Lingua e stile dei maestri nei Giornali della classe del primo Novecento / Cantoni, Paola. - (2023), pp. 1-335.
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