Nei discorsi di molti degli antivaccinisti incontrati emerge chiaramente la materialità del vaccino, la cui disambiguazione con il farmaco è processuale e mutevole in base ai contesti in cui essi sono inseriti. Il farmaco, come il vaccino, è un oggetto, un prodotto industriale, una merce: entrambi hanno una propria vita sociale, sono parte di un flusso internazionale di capitali e commercio, entrambi possono essere simboli della speranza, o anche di denuncia alle storture del capitalismo. I vaccini, anche in virtù della loro materialità che, rispetto ai farmaci, non è soggetta alla manipolazione da parte delle persone “comuni”, sollecitano un immaginario dominato da un loro uso politico e veicolano prodotti culturali come le ideologie e i discorsi della cospirazione. Con l’avvento del Covid-19, nelle prospettive antivacciniste, emerge dirompente l’ambiguità del vaccino. Per alcuni no-vax l’accoglimento da parte della popolazione del vaccino anti-Covid-19 ha una duplice valenza: da un lato garantire loro la “salvezza”, scongiurando l’introduzione dell’obbligo vaccinale, dall’altro tramutarsi nella «giusta punizione» contro chi non si ribella.
«Oggi ti salva ma domani ti uccide»: antivaccinismo tra speranza e disgrazia / Santullo, Corinna. - (2023). (Intervento presentato al convegno 4° Convegno Nazionale della Società Italiana di Antropologia Medica (SIAM) "Fini del mondo, fine dei mondi. Re-immaginare le comunità" tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II).
«Oggi ti salva ma domani ti uccide»: antivaccinismo tra speranza e disgrazia
Corinna Santullo
2023
Abstract
Nei discorsi di molti degli antivaccinisti incontrati emerge chiaramente la materialità del vaccino, la cui disambiguazione con il farmaco è processuale e mutevole in base ai contesti in cui essi sono inseriti. Il farmaco, come il vaccino, è un oggetto, un prodotto industriale, una merce: entrambi hanno una propria vita sociale, sono parte di un flusso internazionale di capitali e commercio, entrambi possono essere simboli della speranza, o anche di denuncia alle storture del capitalismo. I vaccini, anche in virtù della loro materialità che, rispetto ai farmaci, non è soggetta alla manipolazione da parte delle persone “comuni”, sollecitano un immaginario dominato da un loro uso politico e veicolano prodotti culturali come le ideologie e i discorsi della cospirazione. Con l’avvento del Covid-19, nelle prospettive antivacciniste, emerge dirompente l’ambiguità del vaccino. Per alcuni no-vax l’accoglimento da parte della popolazione del vaccino anti-Covid-19 ha una duplice valenza: da un lato garantire loro la “salvezza”, scongiurando l’introduzione dell’obbligo vaccinale, dall’altro tramutarsi nella «giusta punizione» contro chi non si ribella.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.