A distanza di sessant’anni dalla legge n. 167 del 1962, Edilizia residenziale pubblica (Erp) e Housing sociale (Hs) dovrebbero entrambi concorrere a ridurre il diffuso disagio abitativo della popolazione con redditi molto bassi o comunque insufficienti per accedere al bene casa nel “libero mercato”. Negli ultimi decenni, in realtà, da un lato venivano posti in essere interventi volti alla sostanziale smobilitazione patrimoniale dell’Erp, nonostante nel frattempo aumentassero i fattori di disagio sociale, povertà e incertezza nell’ambito di occupazione e welfare, e, dall’altro, si promuovevano politiche di sostegno e incentivi a interventi di Hs, destinato però solo ad una fascia di popolazione reddituale meno svantaggiata, e per questo non in grado di contribuire alla riduzione del problema casa per la domanda economicamente più debole e socialmente più fragile. Si sono così determinate e accresciute quelle criticità sociali ed economiche che sono alla base del riproporsi di una urgente questione abitativa; ancor più in relazione a scenari di breve-medio periodo del tutto incerti e a prospettive generali, soprattutto nazionali, che permangono particolarmente gravose. Ragionare ancora sulla questione abitativa, allora, appare tanto necessario quanto problematico. Al riguardo, il contributo considera sia gli elementi quantitativi in gioco che alcune caratteristiche qualitative del problema casa, a partire dalle politiche abitative in forte declino da tre decenni, dal mutare del senso stesso della domanda e dell’offerta abitativa sociale, come a proposito dello slittamento lessicale, concettuale e tecnico della casa verso la nozione di “servizio abitativo”, e fino alla presente conferma sostanziale della marginalità dell’interesse pubblico e dell’impegno dello stato nonostante i numeri del disagio abitativo siano ormai fermi su valori molti elevati, se non in crescita, e mentre in termini giuridici il diritto alla casa rimane ancora “confinato e condizionato” dal quadro economico. Di fatto, il tutto secondo una visione generale di impronta prima di tutto economicista, e nell’ambito di una progressiva riduzione o negazione dello stato sociale.

Edilizia residenziale pubblica e housing sociale: c’è ancora una questione abitativa? / Santangelo, Saverio; Mariateresa, Cutrì. - (2023).

Edilizia residenziale pubblica e housing sociale: c’è ancora una questione abitativa?

Santangelo Saverio;
2023

Abstract

A distanza di sessant’anni dalla legge n. 167 del 1962, Edilizia residenziale pubblica (Erp) e Housing sociale (Hs) dovrebbero entrambi concorrere a ridurre il diffuso disagio abitativo della popolazione con redditi molto bassi o comunque insufficienti per accedere al bene casa nel “libero mercato”. Negli ultimi decenni, in realtà, da un lato venivano posti in essere interventi volti alla sostanziale smobilitazione patrimoniale dell’Erp, nonostante nel frattempo aumentassero i fattori di disagio sociale, povertà e incertezza nell’ambito di occupazione e welfare, e, dall’altro, si promuovevano politiche di sostegno e incentivi a interventi di Hs, destinato però solo ad una fascia di popolazione reddituale meno svantaggiata, e per questo non in grado di contribuire alla riduzione del problema casa per la domanda economicamente più debole e socialmente più fragile. Si sono così determinate e accresciute quelle criticità sociali ed economiche che sono alla base del riproporsi di una urgente questione abitativa; ancor più in relazione a scenari di breve-medio periodo del tutto incerti e a prospettive generali, soprattutto nazionali, che permangono particolarmente gravose. Ragionare ancora sulla questione abitativa, allora, appare tanto necessario quanto problematico. Al riguardo, il contributo considera sia gli elementi quantitativi in gioco che alcune caratteristiche qualitative del problema casa, a partire dalle politiche abitative in forte declino da tre decenni, dal mutare del senso stesso della domanda e dell’offerta abitativa sociale, come a proposito dello slittamento lessicale, concettuale e tecnico della casa verso la nozione di “servizio abitativo”, e fino alla presente conferma sostanziale della marginalità dell’interesse pubblico e dell’impegno dello stato nonostante i numeri del disagio abitativo siano ormai fermi su valori molti elevati, se non in crescita, e mentre in termini giuridici il diritto alla casa rimane ancora “confinato e condizionato” dal quadro economico. Di fatto, il tutto secondo una visione generale di impronta prima di tutto economicista, e nell’ambito di una progressiva riduzione o negazione dello stato sociale.
2023
Diritto all’abitare e questione abitativa. Tra Edilizia residenziale pubblica e housing sociale
9788892123113
edilizia residenziale pubblica; housing sociale; questione abitativa; servizio abitativo; pnrr
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Edilizia residenziale pubblica e housing sociale: c’è ancora una questione abitativa? / Santangelo, Saverio; Mariateresa, Cutrì. - (2023).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Santangelo_Edilizia_2023.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Documento in Pre-print (manoscritto inviato all'editore, precedente alla peer review)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 262.11 kB
Formato Adobe PDF
262.11 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1672383
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact