L’area di progetto è quella del parco della cultura Gorky, situato nel settore sud-ovest di Mosca. Il progetto si configura come un grande “manufatto urbano” che con la sua presenza nobilita il tratto di fiume sul quale affaccia ed allo stesso tempo, tramite la sua composizione, definisce luoghi con diverso carattere e gerarchia rispetto a quel-li dilatati del parco. Due crociere, volumetricamente identiche, di 90x90 metri di lato, definiscono mediante la loro relazione uno spazio collettivo aperto sulla Moscova e in continuità fisica e visiva con il parco. Il complesso è organizzato in due crociere, una destinata ad università e l’altra a museo, alte 17 metri, che si definiscono architettonicamente una in contrapposizione all’altra e si rendono riconoscibili attraverso la ripetizione della galleria di vetro a forma di croce, spazio rappresentativo e di connessione delle varie parti degli edifici e dei diversi luoghi che si definiscono. Gli spazi interni ai due volumi hanno caratteri differenti. Nella crociera dell’università i chiostri sono luoghi dell’internità, spazi da scoprire, che si appropriano di un pezzo di natura e lo custodiscono e che fanno dell’azzurro del cielo la propria copertura; all’opposto, nella crociera sud i quattro “chiostri coperti”, esplicita citazione del lavoro di Gianugo Polesello, si configurano come aule indivise, contenenti funzioni pubbliche, definite da un grande tetto. Due personaggi, entrambi protagonisti, si rendono necessari uno all’altro e si rappresentano nella piazza attraverso una propria identità, proprio come accade a Jakov Petrovi Goljadkin, protagonista de “Il Sosia” di Fëdor Dostoevskij.
Il Sosia / Monestiroli, Tomaso; Ferretti, Serena; Meulli, Martina; Perego, Alessandro. - (2022), pp. 144-151.
Il Sosia
Tomaso Monestiroli;Serena Ferretti;Martina Meulli;
2022
Abstract
L’area di progetto è quella del parco della cultura Gorky, situato nel settore sud-ovest di Mosca. Il progetto si configura come un grande “manufatto urbano” che con la sua presenza nobilita il tratto di fiume sul quale affaccia ed allo stesso tempo, tramite la sua composizione, definisce luoghi con diverso carattere e gerarchia rispetto a quel-li dilatati del parco. Due crociere, volumetricamente identiche, di 90x90 metri di lato, definiscono mediante la loro relazione uno spazio collettivo aperto sulla Moscova e in continuità fisica e visiva con il parco. Il complesso è organizzato in due crociere, una destinata ad università e l’altra a museo, alte 17 metri, che si definiscono architettonicamente una in contrapposizione all’altra e si rendono riconoscibili attraverso la ripetizione della galleria di vetro a forma di croce, spazio rappresentativo e di connessione delle varie parti degli edifici e dei diversi luoghi che si definiscono. Gli spazi interni ai due volumi hanno caratteri differenti. Nella crociera dell’università i chiostri sono luoghi dell’internità, spazi da scoprire, che si appropriano di un pezzo di natura e lo custodiscono e che fanno dell’azzurro del cielo la propria copertura; all’opposto, nella crociera sud i quattro “chiostri coperti”, esplicita citazione del lavoro di Gianugo Polesello, si configurano come aule indivise, contenenti funzioni pubbliche, definite da un grande tetto. Due personaggi, entrambi protagonisti, si rendono necessari uno all’altro e si rappresentano nella piazza attraverso una propria identità, proprio come accade a Jakov Petrovi Goljadkin, protagonista de “Il Sosia” di Fëdor Dostoevskij.File | Dimensione | Formato | |
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