La "diade" è il concetto attraverso cui Platone riprende e rielabora la dottrina pitagorica dei numeri. Ed è anche il modo per introdurre l'infinito nella dialettica che, più che aporetica, diventa aperta. Grazie alle lezioni di Jakob Klein sulla matematica, Gadamer muove dalla "diade" di Platone e dalla cattiva infinità di Hegel per mantenere da un canto la finitezza di Heidegger, ma per introdurre dall'altro l'infinito.
Entre la dyade du “Philèbe” et l’infini. L’itinéraire philosophique de Gadamer / DI CESARE, Donatella. - STAMPA. - (2010), pp. 79-101.
Entre la dyade du “Philèbe” et l’infini. L’itinéraire philosophique de Gadamer
DI CESARE, Donatella
2010
Abstract
La "diade" è il concetto attraverso cui Platone riprende e rielabora la dottrina pitagorica dei numeri. Ed è anche il modo per introdurre l'infinito nella dialettica che, più che aporetica, diventa aperta. Grazie alle lezioni di Jakob Klein sulla matematica, Gadamer muove dalla "diade" di Platone e dalla cattiva infinità di Hegel per mantenere da un canto la finitezza di Heidegger, ma per introdurre dall'altro l'infinito.File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.