Articolazione del capitolo 5 Cenni sul restauro degli edifici storici utili nella conduzione dei cantieri 5.1 Breve storia del restauro, le carte, i principi 5.2 Lettura storico-critica, rilievi e mappature 5.3 Criteri di intervento 5.4 Casistica 5.4.1 Tracce dell’antica chiesa di S. Giovanni Battista rinvenute nel “Castelletto” di Marino (RM) 5.4.2 S. Croce in Gerusalemme a Roma. Lavori di consolidamento e restauro di affreschi, stucchi, tempere, materiali lapidei nella Cappella di Sant’Elena. 5.4.3 Il restauro della Rocca falisca di Montefiascono (VT) Dopo aver delineato brevemente il quadro storico di riferimento, si affronta il tema della lettura storico critica del manufatto che è la premessa indispensabile di ogni attività restaurativa. All’inizio del XX secolo, Gustavo Giovannoni mette a punto un nuovo metodo per fare la «Storia analitica dei monumenti», basato sul vaglio dei documenti e «sull’anatomia della costruzione»: ossia il «fondamentale studio diretto dell’opera», condotto attraverso il rilievo. Si tratta di un metodo di indagine attento sia alla vicenda ‘singolare’ di ciascun manufatto (dal ‘procedimento creativo’, fino alla consistenza attuale), che al suo contesto storico, economico e artistico. I risultati acquisiti consentono «deduzioni o induzioni sulla vita del monumento, il che, come si è detto, è necessario prima di intraprendere un restauro, e viceversa [la storia] riceve dal restauro». Il processo conoscitivo, propedeutico al progetto, si perfeziona, in corso d’opera. Del resto, i ponteggi di cantiere consentono di estendere la ricognizione puntuale anche alle parti solitamente non raggiungibili; i risultati dei saggi e delle indagini arricchiscono il quadro complessivo dei dati oggettivi; le eventuali rimozioni e demolizioni, previste dal progetto, permettono di visionare elementi solitamente nascosti. La casistica presentata vuole sottolineare, in particolare, l’importanza della lettura diretta del manufatto. I tre esempi illustrati ribadiscono il ruolo fondamentale del rilievo e del ‘cantiere di restauro’ ai fini della conoscenza .
Cenni sul restauro degli edifici storici utili nella conduzione dei cantieri / Accorsi, MARIA LETIZIA. - STAMPA. - 1(2009), pp. 886-901.
Cenni sul restauro degli edifici storici utili nella conduzione dei cantieri
ACCORSI, MARIA LETIZIA
2009
Abstract
Articolazione del capitolo 5 Cenni sul restauro degli edifici storici utili nella conduzione dei cantieri 5.1 Breve storia del restauro, le carte, i principi 5.2 Lettura storico-critica, rilievi e mappature 5.3 Criteri di intervento 5.4 Casistica 5.4.1 Tracce dell’antica chiesa di S. Giovanni Battista rinvenute nel “Castelletto” di Marino (RM) 5.4.2 S. Croce in Gerusalemme a Roma. Lavori di consolidamento e restauro di affreschi, stucchi, tempere, materiali lapidei nella Cappella di Sant’Elena. 5.4.3 Il restauro della Rocca falisca di Montefiascono (VT) Dopo aver delineato brevemente il quadro storico di riferimento, si affronta il tema della lettura storico critica del manufatto che è la premessa indispensabile di ogni attività restaurativa. All’inizio del XX secolo, Gustavo Giovannoni mette a punto un nuovo metodo per fare la «Storia analitica dei monumenti», basato sul vaglio dei documenti e «sull’anatomia della costruzione»: ossia il «fondamentale studio diretto dell’opera», condotto attraverso il rilievo. Si tratta di un metodo di indagine attento sia alla vicenda ‘singolare’ di ciascun manufatto (dal ‘procedimento creativo’, fino alla consistenza attuale), che al suo contesto storico, economico e artistico. I risultati acquisiti consentono «deduzioni o induzioni sulla vita del monumento, il che, come si è detto, è necessario prima di intraprendere un restauro, e viceversa [la storia] riceve dal restauro». Il processo conoscitivo, propedeutico al progetto, si perfeziona, in corso d’opera. Del resto, i ponteggi di cantiere consentono di estendere la ricognizione puntuale anche alle parti solitamente non raggiungibili; i risultati dei saggi e delle indagini arricchiscono il quadro complessivo dei dati oggettivi; le eventuali rimozioni e demolizioni, previste dal progetto, permettono di visionare elementi solitamente nascosti. La casistica presentata vuole sottolineare, in particolare, l’importanza della lettura diretta del manufatto. I tre esempi illustrati ribadiscono il ruolo fondamentale del rilievo e del ‘cantiere di restauro’ ai fini della conoscenza .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.