Gli interventi conservativi nel campo dei giardini storici, allineandosi alla tendenza generale e a maggior ragione per la naturalità del bene, prevedono una sempre maggiore attenzione agli aspetti ambientali. Il Giardino di Ninfa, in prossimità di Sermoneta (LT), mirabile esempio di giardino paesaggistico realizzato nel XX secolo sulle rovine di una città medievale, costituisce il caso studio di una specifica ricerca di dottorato finanziata con fondi PON in cui si prevede l’attuazione di tali principi per mezzo di un approccio sostenibile e rispettoso dei caratteri vegetali e architettonici. Lo studio di cui si riferisce intende mettere a punto una procedura che implementi, attraverso l’utilizzo di prodotti e materiali “green”, la prassi già attuata dalla Fondazione Caetani, proprietaria del bene; nel contempo si propone lo sviluppo di una metodologia informatizzata attraverso cui governare le operazioni di manutenzione sulla base di un monitoraggio costante e interattivo, con aggiornamenti sulla base del monitoraggio continuo dello stato dei manufatti e della vegetazione. La riduzione significativa dell’onere ecologico, economico e gestionale, derivante da tale modalità di programmazione e attuazione degli interventi, può contribuire alla riflessione per lo sviluppo di una metodologia procedurale applicabile nel più ampio campo del restauro e della conservazione del costruito.
Processi conservativi "green" per un giardino storico: il caso dell'Oasi di Ninfa / DE CESARIS, Fabrizio; Esposito, Daniela; Tedesco, Gabriele. - (2022). (Intervento presentato al convegno XLII Conferenza AISRe tenutosi a Milano).
Processi conservativi "green" per un giardino storico: il caso dell'Oasi di Ninfa
Fabrizio de Cesaris;Daniela Esposito;Gabriele Tedesco
2022
Abstract
Gli interventi conservativi nel campo dei giardini storici, allineandosi alla tendenza generale e a maggior ragione per la naturalità del bene, prevedono una sempre maggiore attenzione agli aspetti ambientali. Il Giardino di Ninfa, in prossimità di Sermoneta (LT), mirabile esempio di giardino paesaggistico realizzato nel XX secolo sulle rovine di una città medievale, costituisce il caso studio di una specifica ricerca di dottorato finanziata con fondi PON in cui si prevede l’attuazione di tali principi per mezzo di un approccio sostenibile e rispettoso dei caratteri vegetali e architettonici. Lo studio di cui si riferisce intende mettere a punto una procedura che implementi, attraverso l’utilizzo di prodotti e materiali “green”, la prassi già attuata dalla Fondazione Caetani, proprietaria del bene; nel contempo si propone lo sviluppo di una metodologia informatizzata attraverso cui governare le operazioni di manutenzione sulla base di un monitoraggio costante e interattivo, con aggiornamenti sulla base del monitoraggio continuo dello stato dei manufatti e della vegetazione. La riduzione significativa dell’onere ecologico, economico e gestionale, derivante da tale modalità di programmazione e attuazione degli interventi, può contribuire alla riflessione per lo sviluppo di una metodologia procedurale applicabile nel più ampio campo del restauro e della conservazione del costruito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.